Voglio sottolineare che non sono bravo a scrivere , ma la storia è verissima.
Qualche mese fa ero in giro per Torino.
Ero là per lavoro, solo qualche giorno, avevo mezzo giornata libera e decisi di girarmi un po la città.
Non l’avevo mai vista e i colleghi non mi erano simpatici così tanto da passarci anche il tempo libero.
Mentre ero assorto nei miei pensieri, sul come si sia trasformata da città del lavoro a città più di cultura, e turismo mi imbatto in una donna, una bella donna.
Guardava una vetrina di vestiti.
Sui 45 anni, vestita in modo semplice, ma elegante, seno enorme, belle cosce, capelli corti, viso molto piacente, con un leggero trucco che le metteva in risalto due bellissimi occhi verdi e due labbra carnose.
E’ proprio il mio tipo e mi soffermo a guardarla, lei senza indugi ricambia.
Dopo un po però sbuca il marito, ahimè, bell’uomo anche lui. Mi è andata male, non voglio certo creare scenate.
Dalle mie parti, sono meridionale, se indugi nel guardare una donna accompagnata, ti prendi qualche parolaccia, se va bene.
Ma la signora continua a guardarmi, confabula con il marito il quale mi guarda anche lui.
Non capisco, la cosa mi crea anche un certo imbarazzo, forse stanno sparlando di me, magari mi staranno dando del maniaco.
Mi siedo su una panchina, accendo una sigaretta e mi metto a cercare col cellulare un locale dove si mangia bene da quelle parti, tentando di scacciare dalla mente i pensieri lussuriosi su quella creatura.
Loro sono ancora là mi guardano, lo noto ogni volta che alzo lo sguardo, ad un tratto lei mi sorride.
Penso di essermi impressionato.
Entrano in una trattoria nella stessa piazza, mi dico "ma si, da qualche parte devo pur mangiare", così li seguo dopo poco. Loro stanno parlando col proprietario, sembrano conoscerlo, i pensieri mi si mescolano in testa, sono sempre stato ansioso, mi pento quasi di essere entrato nello stesso locale. Decido quindi di mettermi in un tavolo piuttosto isolato, si proprio quello vicino ai bagni. Li perdo di vista.
Ordino del pollo con le patatine, quando li riconosco venirmi in contro, staranno andando al bagno.
Mi passano accanto e la signora senza saper ne leggere e ne scrivere tira giù la maglietta, non ha il reggiseno, una frazione di secondo, non riesco a scorgere neppure un capezzolo.
Vado in paranoia, cosa mi sta succedendo?
Mi sembra un atmosfera da sogno, ovattata. Cosa vogliono da me? Soldi? Farmela pagare per averla fissata prima?
Entrano in bagno, l’entrata è uno sola, sono sempre più in ansia, sono tentato di pagare il conto e andarmene.
Mentre mi arrovello il cervello su cosa fare, sbuca il marito dalla porta del bagno dicendo "ma allora entri o no?", avrei buttato là un "no", poi mi dico "ma che potrà mai succedermi? Al massimo mi tira un pugno in faccia".
Entro e lei non c’è, lui mi dice di entrare nel bagno delle donne.
Prendo il coraggio a quattro mani senza pensare alle conseguenze e c’è lei, io non parlo, tremo, mi mette una mano sul cazzo e tira fuori i superbi meloni alzando la t-shirt.
Erezione istantanea alla vista di tutta quella grazia, continuo a non parlare.
La porta è chiusa, lui non so dove sia, temo di essere rapinato da un momento all’altro.
Non sono bello, neppure spigliato, non ho mai fatto quest’effetto alle donne.
"Tanto se mi deve rapinare, mi rapinerà, godiamoci il momento", la troia inizia a smanettarmi con foga, io sembro una statua.
Si avvicina al cazzo come per annusarlo, ci pensa e poi se lo ficca in bocca.
Pochissimi colpi e la allago, non scopavo da parecchio e non mi ero masturbato da qualche giorno.
Lei inghiotte, si pulisce con la carta, ed esce.
Mi riprendo, esco dal bagno, arriva il mio pollo, ma nonostante la sborrata non ho fame, cioè si, ma di lei.
Stanno pranzando vicino alla cassa come se nulla fosse. Mi sforzo di mangiare, ma nervosamente, voglio parlare con quei due.
Finisco in pochissimi minuti, ma loro sono ancora al primo, ordino il dolce, esco, fumo 2-3 sigarette.
Quando li vedo uscire, mi faccio coraggio, come se dovessi parlare al presidente Obama e bisbiglio un "ciao".
"Ah ma allora sai parlare?" ribatte lei.
"Sti giovani di oggi tremano davanti alle donne, ah povera Italia" aggiunge lui.
Prendiamo un caffè insieme, inizio a sciogliermi, sono una coppia scambista, sposati da 20 anni, si concedono questi piccoli brividi di piacere di tanto in tanto.
Mi accompagnano al parcheggio, sono circa le tre, in strada c’è un sacco di gente.
La signora mi palpa il pacco fra un’auto e l’altra.
Lui "Dai tesoro lascialo stare, lo stiamo scioccando", ma il mio cazzo non è scioccato.
Mi masturba di nuovo fra le lauto, questa volta le infilo una mano sotto la gonna corta, non porta biancheria intima, il sedere, è sudato, ha un’ aroma fortissimo.
Entriamo nella mia macchina, lui dietro fa qualche foto col cellulare, lei mi sega a seno nudo, ci sono dei passanti, il cazzo non lo vedono, ma le tettone sì e lei non sembra preoccuparsene.
E’ tutto clamorosamente assurdo.
Le vengo di nuovo in bocca in pochissimo tempo; ci scambiamo i cellulari e se ne vanno frettolosamente.
Poi vi parlerò di altri incontri avuti con questa fantastica maiala.
Intanto godetevi , qualche foto e cercatela pure su twitter.
Una Troia chiamata CateMarcy
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