Il mattino dopo mi sveglio e lei non è nel letto, probabilmente è tornata in camera sua, così mi alzo per farmi una doccia e partire per il mio giro di visite e… ma che è ‘sta cosa?
Una sorta di gabbia di plastica trasparente mi imprigiona il pisello!!! Ed è pure chiusa con una specie di lucchettino di merda in plastica. Faccio per tagliarlo ma entra Daniele! Come cazzo ha fatto? Chi gli dato la tesserina per entrare?
“Oh ma buon giorno, vedo che hai già scoperto la sorpresina di Monica” e ride divertito. “Fossi in te non me lo toglierei, a meno che tu non voglia troncare qui subito. Ah, mi ha detto di avvisarti che oggi mentre sei fuori ne approfitterà per andare ad incontrare un produttore che si trova ad Alghero dove stanno girando. Vedi di essere qui per le 4 ‘sto pomeriggio, così li raggiungiamo.” E se ne va augurandomi buona giornata.
Minchia, pure questa… vabbè Andre, sbrigati che le 4 arrivano in fretta.
Trascorro la giornata sempre un po’ nervoso e a disagio per via della presenza strana tra le mie gambe ma finalmente arrivo in albergo. Non vedo Daniele così salgo in camera per darmi una rinfres**ta e quando entro me lo trovo li tutto nudo sul mio letto col cazzo in trio mentre sembra scambiarsi messaggi con qualcuno al telefonino.
“Ciao Andre, un attimo solo, finisco una cosa e partiamo.” E cosa cavolo deve finire? Poi ‘sta cosa che la mia camera sembra un porto di mare deve finire: sono piuttosto geloso della mia privacy.
“Marco mi sta mandando foto dal set. Dovresti vedere che cazzoni. Uh scusa, comunque c’è roba anche per te: certe tettone e certi culi…” Ma pensa te sto qua: mi piace la sua amica e lui vuol farmi vedere altre donne? Mah…
“Senti, io mi faccio una doccia e poi partiamo, ok?”
“Ok! Ah, in bagno ti ho lasciato delle cose che mi ha chiesto Monica, aspetta che ti spiego” e viene da me in bagno con quell’uccellone ancora bello dritto e duro.
“Guarda, qui c’è la glicerina e qui la pera, quella col beccuccio più grosso che ho trovato. Dai vatti a mettere sul letto e aspettami a culo all’aria!”
E io esterefatto: “Cooosa??? Non se ne parla proprio, tu ora esci la pianti di rompere continuamente i coglioni.”
“Guarda che sono istruzioni di Monica. Guarda qua.” E mi porge il cell con i messaggi di Monica. “Vuoi farla incazzare? Dai vatti a mettere a pecora che arrivo. E stai tranquillo, non ti faccio nulla.”
“No no, e piantarmi quell’affare nel culo come lo chiami?” Ride e mi spinge fuori.
Mi rassegno e mi metto a culo all’aria. Certo che è proprio ridicola sta situazione.
Daniele arriva (ovviamente con ancora il cazzo semirigido) ed in quel momento la porta si apre con me sul letto culo in aria e genitali in gabbietta. Preso dal panico faccio per girarmi e coprirmi ma Daniele mi blocca giù di forza con una mano sul collo.
“Oh, Maria, grazie per essere venuta. Non so se ce la faccio da solo, mi sa che farà i capricci.”
E chi cazzo è sta Maria?
“Non c’è problema, Monica mi ha mandato su apposta.” Ma è la cameriera di ieri sera!!!
Viene verso il letto, ci sale sopra e si mette in piedi proprio sopra di me: vedo il suoi piedi ai miei fianchi. Qualcuno mi allarga le chiappe ed un dito mi unge il buchino con qualcosa di viscido e freddo.
Maria nel frattempo si abbassa ed appoggia le sue chiappone sulla mia nuca. Sento un strano solletichio ed una sensazione di umido: deve essere senza mutande. Faccio per divincolarmi ma lei è veloce a prendermi i polsi e bloccarmeli dietro la schiena. “Dove pensi di andare, leccaculo che non sei altro. Ora stai qui fino a che non ti abbiamo riempito per bene la pancia, poi potrai girarti. Sono proprio curiosa di provare questa tua linguetta d’oro. E vedi di fare un bel lavoretto perché poi devo riferire tutto a Monica.”
Ma come? Vuole che lecchi un’altra donna? Ma mi ha detto che ero solo suo.
Questi pensieri mi abbandonano subito quando sento qualcosa appoggiarsi al mio buco esposto. E’ la canula? Spinge ed entra in me, veloce senza tanti preamboli, poi sento il liquido caldo in pancia. La canula viene tolta e a me vien voglia di cagare ma Maria mi tiene sempre bloccato. Di nuovo sento un contatto col mio buco e di nuovo quella presenza liscia che entra dentro di me. Ancora liquido caldo. La canula esce. Cazzo ho proprio bisogno di alzarmi ma Maria non ne vuol sapere di lasciarmi andare. Di nuovo Daniele mi spinge quell’affare dentro e svuota un’altra volta la pera.
Finalmente Maria si alza e mi dice di girarmi a pancia in aria. Devo attendere che la glicerina faccia il suo effetto. Eseguo e le subito si abbassa sulla mia faccia.
“Dai, vediamo questa lingua mentre aspettiamo.”
Non ne ho nessuna intenzione, ma Daniele mi prende le palle in mano e stringe.
“Sappi che ho disposizione da Monica di usare qualsiasi mezzo per fartelo fare.”
E’ chiaro e sufficiente, mortificato faccio per mettermi all’opera, mentre Daniele mi tiene letteralmente per le palle.
Ha una figona pelosa ma non è male. Certo, non è quella di Monica ma è comunque bella carnosa, con grandi labbra belle spesse che si aprono a lasciar uscire una clitoride che… mamma mia, ma che è? Sporge fuori di almeno 4-5 cm!!! Sembra un cazzetto!!!
Mi metto coraggio e le passo sopra la lingua, lei geme. Mi lavoro quel mostriciattolo per pochi minuti e sento il pisello che cerca di indurirsi nella sua gabbia iniziando a farmi male. Fortunatamente (si fa per dire) la pancia comincia a farmi male e l’erezione svanisce. Cerco di dirlo ma Maria ormai mi si è letteralmente seduta sulla bocca e non mi fa quasi nemmeno respirare. Aumento l’intensità delle succhiate alla clitoride alternate a leccate vigorose e finalmente viene. Ma… mi scende in bocca e lungo il mento una quantità di muco paurosa. Denso, sembra quasi sperma ma è quasi dolce.
La pancia mi fa malissimo e mi divincolo spingendo via Maria quasi lanciandola per poi correre in bagno.
Faccio appena in tempo a sedermi che il primo spruzzo maleodorante schizza fuori. Poi ne seguono altri.
Finalmente finiscono ma la pancia mi fa ancora male e ho il buco del culo un po’ infiammato.
Daniele entra e mi intima di alzarmi, farmi un bidet veloce e poi di ributtarmi sul letto come prima. Mi dice che però questa volta userà solo acqua per sciacquarmi dentro. E così fa.
Di nuovo Maria sopra che mi tiene e Daniele mi svuota la pera in pancia. Solo che stavolta mi lasciano alzare subito, ma se pensavo che stesse per finire mi son sbagliato di grosso.
Sono seduto sulla tazza che mi sto scaricando quando Maria entra in bagno e mi mette il culone nudo davanti alla faccia chinandosi in avanti.
“Dai, forza, voglio provare questa tua linguetta anche dietro.”
Daniele mi viene vicino e prendendomi per la nuca spinge la mia faccia tra quelle due chiappone. E’ un po sudata ma almeno non c’è puzza di merda. Lecco con Daniele che mi incita e struscia il cazzo contro la mia spalla.
Mi accorgo che Maria si sta sgrillettando mentre le lecco il buco del culo ed all’improvviso viene con gridolini acuti e Daniele mi spinge forte contro di lei. Passa qualche secondo e si alza girandosi.
“E bravo il nostro lecchino. Dai datti da fare non vedi in che stato è il povero Dani? Prendiglielo in mano e fagli una bella sega, dai. Tanto lo sai come si fa no?”
Non avevo mai preso in mano un cazzo e la cosa non mi attirava per nulla ma ormai… così gli presi il cazzo in mano ed inizio a menarlo. Fortunatamente è molto gasato e gli bastano pochi colpi per venire e schizzarmi tutto il suo sperma addosso. Uno spruzzo mi colpisce persino il viso.
Alzo lo sguardo verso Daniele e con aria abbastanza scocciata gli dico “Possiamo andare ora?”
Mi alzo e mi butto sotto la doccia. Quando esco Daniele e Maria sono ancora li. Ora sto per incazzarmi e Daniele se ne accorge benissimo così tira fuori l’ultima istruzione di Monica: mettermi nel sedere una specie di plug che era fatto apposta per essere collegato alla gabbietta; praticamente una sorta di uovo con una prolunga che passando sotto il perineo si va ad agganciare all’anello della gabbia sotto ai testicoli.
E facciamo anche questa, tanto ormai…
Se ne occupa Maria, con sua grande soddisfazione e mio sommo dolore e fastidio.
Finalmente pronti io e Daniele ci mettiamo in viaggio. Che tortura stare seduto con quell’affare. Daniele poi non fa altro che provocarmi per poi dirmi che facevo le seghe proprio bene. Rispondo serio “Ettecredo, ho una vasta esperienza in materia. Mi son scorticato per benino la cappella in oltre 40 anni di seghe…” scoppiamo a ridere.
Sono quasi le 18 e finalmente arriviamo; Daniele imbocca uno stradellino tra gli alberi e subito ci blocchiamo davanti ad un cancello. C’è un citofono sul lato e scendo a suonare. “Buongiorno, mi dica!” E’ una voce strana dal citofono.
“Siamo qui per incontrare la signorina Monica.” Rispondo io.
“Sei Andrea?”
“Sono io.”
“Ho disposizione da Monica di farti entrare solo se completamente nudo. Puoi spogliarti qui davanti e mettere i vestiti nella cassettina che vedi a lato del muro.”
Mi giro verso Daniele nel panico, come a cercare conforto, ma lai alza le braccia come a dire che lui non ne sa nulla.
“Dai che non possiamo mica stare qui tutta la sera” Insiste la strana voce.
Mi decido e con una vergogna feroce mi spoglio.
“Tutto, mi raccomando, anche le mutande!”
Sono nudo e cerco di coprirmi o nascondere in qualche modo i genitali ma la voce incalza.
“Alza le braccia in alto. Girati un po’ e fammi vedere il culo… Chinati…” mi sembra di sentire una risatina e poi.. “ok vi apro.” Che vergogna!!!
Risalgo velocemente in auto e ripartiamo. Percorriamo lo stradello per un minuto o due e finalmente vediamo la villa; è su di una collina fuori da Alghero che si affaccia sul mare. Ha un grande parco intorno che la nasconde ad occhi indiscreti ed un muro di cinta per impedirne l’accesso.
Ci fermiamo davanti al portone principale ed esce una donna altissima mulatta. E’ vestita in modo abbastanza provocante con un vestito giallo aderente ed un paio di scarpe col tacco altissimo. Ha un corpo tutto curve con due gran tette ed un viso bello da maialona anche se strano; scendo con lo sguardo alle mani e realizzo: è una trans! Brivido lungo la schiena.
“Ciao ragazzi, tu sei Daniele vero? Marco mi ha detto di raggiungerlo nel salone qui a fianco, segui quel corridoio fino in fondo e poi gira a destra. Tu invece vieni con me che ti accompagno da Monica.” E si incammina per un grande corridoio con me dietro che seguo impacciato. Ogni tanto incrociamo qualche persona che esce da una stanza e mi sembra di impazzire dalla vergogna. Usciamo in quella che sembra una specie di veranda che da su una piscina con alcune persone a bordo vasca. C’è un tendone pesante che copre la maggior parte della veranda e si sentono gemiti e sospiri come se oltre quel tendone stessero scopando.
La mia accompagnatrice si ferma e chiede di girarmi. “Devo prepararti secondo le istruzioni di Monica. Allarga le gambe, ancora, ora chinati in avanti e prenditi le caviglie con le mani.” Minchia che situazione… Il cuore sembra volermi scoppiare nel petto. Eseguo e sento che armeggia tra le mie palle. Stacca il plug dall’anello e me lo sfila senza tanti complimenti facendomi male.
“Uhhh quante storie, mai preso nulla qui dentro?” E mi infila appena un dito. Io immobile rispondo “a dire la verità no!”
“Ma che bello!!! Finalmente un verginello!” Cinguetta lei. “Ci sarà da divertirsi, spero.” E intanto alzandosi mi molla una pacca su una chiappa.
“Marika, cos’è questo?” Una voce di donna, sembra matura. Abbasso leggermente la testa e vedo dietro di me un paio di spendide caviglie abbronzate sopra due bellissimi piedi inseriti in sandali dorati che ne risaltano l’abbronzatura.
“E’ l’ospite di Monica.” Risponde la trans.
“Ah, e adesso lo metti qui?”
“Si signora. Devo farlo sedere qui.”
“Bene, procedi pure, io intanto mi siederò qua per fare un po’ di conoscenza e godermi la scena.” E si sposta sul lato sedendosi su una poltrona in vimini.
La trans mi fa rialzare per accompagnarmi subito verso una strana struttura in legno.
Praticamente sembrava una poltrona, solo che era formata da soli schienale, braccioli e due assi senza la seduta, o meglio, la seduta era parziale, nel senso che io dovevo appoggiare le cose aperte sulle due assi ed appoggiarmi allo schienale. Il culo rimaneva completamente nel vuoto così come i genitali.
“Dai, siediti ed appoggia bene la schiena.” Mi viene dietro e scopro che ci sono delle cinghie che mi vengono allacciate sul davanti per tenermi bloccato allo schienale. Lo stesso per le gambe e le braccia.
Mentre la trans mi sistema la signora si alza e se ne va per tornare subito dopo. La sento dietro di me con Marika.
“Marika, metti anche questo.” E la trans “Ma Monica non mi ha detto nulla in proposito.”
E lei “E tu credi che Monica avrà obiezioni?”
“No signora.” E sento che si abbassa ed armeggia con qualcosa, ma non riesco a vedere. La signora viene ora davanti a me. Che stanga!!! Non saprei dire l’età ma che classe e che eleganza. Ha una figura bellissima inserita in un abito con gonna leggera, quasi trasparente lunga al ginocchio ed una scollatura discreta che la fascia con eleganza e lascia intuire un corpo mozzafiato. Il viso poi è splendido: occhi azzurri, nasino all’insù, bocca carnosa e larga ma proporzionata. Ha i capelli biondissimi lisci raccolti in una coda che le arriva poco sotto le spalle.
Ma quello che la rende così affascinante sono le movenze, altere ed eleganti e lo sguardo serio e pungente.
La trans mi distrae da quella visione: da dietro di me mi sta infilando un dito unto nel sedere e lo rigira per bene. Poi lo toglie e mi infila quello che credo sia una specie di cazzo finto. Il problema è che sono un po’ stretto e lei deve forzare facendomi male. Urlo e la signora aggrottando le ciglia e con una smorfia di disappunto si rivolge a me e vengo ipnotizzato da quei due pezzi di ghiaccio e dalla sua voce calda e calma: “Suvvia, rilassati e vedrai che il dolore sparisce subito. Prova spingere un poco… ecco così.. visto? Ora non fa più male, vero? E potresti prenderne uno ben più grande di questo… ma ogni cosa a suo tempo. Ora passiamo a Monica. Marika, per favore mettigli il bavaglio e poi procedi…”
La trans da dietro mi mette in bocca una specie di pallina che mi fissa dietro la nuca con dei laccetti, poi si avvicina ad una delle colonne e tira un cordone che fa aprire la tende a mo di sipario. Dietro una scena che mi gela e mi fa schizzare il cuore in gola: in mezzo alla luce forte dei riflettori, sopra una specie di palco, è posizionato un lettone dove Monica è a cavalcioni di quella che sembra proprio una trans col cazzo enorme ben piantato dentro di lei; dietro Monica un’altra trans la sta inculando con forza ed un’altra ancora in piedi si sta facendo succhiare il cazzo!
E come sta godendo: è un tremito continuo segno che quell’orgia le piace eccome.
Tutt’intorno ci sono donne e uomini che guardano o riprendono con telecamere o s**ttano foto.
Uno addirittura se lo è tirato furoi dai bermuda e si spara allegramente un segone coi fiocchi.
Vengo travolto da una serie infinita di emozioni: il dolore di vederla scopare con qualcuno che non sono io, la vergogna che provo sapendo che tutti sanno, l’imbarazzo di essere li nudo in mezzo ad estranei che sembrano sapere tutto o quasi su di me ma che io non ho mai nemmeno visto, legato immobile con una gabbietta ai genitali ed un cazzo finto piantato nel sedere… E’ troppo per me e cerco di urlare ma non esce nulla, solo qualche gemito.
Ma sono ipnotizzato dalla scena e non mi rendo nemmeno conto che il pisello mi si sta ingrossando. Quella oscenità mi sta eccitando!!! Me ne accorgo solo quando il cazzo comincia a farmi male, stritolato nella sua gabbietta stretta. Mi divincolo e mi accorgo che la splendida signora mi si è avvicinata osservandomi attentamente. Allunga una mano verso i miei genitali e li carezza dolcemente; poi si rivolge a me: “Ti piace, vero? Contro ogni logica, contro ogni schema mentale, contro ogni sentimento tutta questa situazione ti piace da morire.” La sua mano ora stringe le mie palle ed il cazzo sembra voler esplodere. Alcune parti di pelle trabordano dagli spazi della gabbietta e le sue plastiche sembra che vogliano penetrarmi nella carne facendomi vedere le stelle. Credo mi stiano scendendo dagli occhi delle vere e proprie cas**te, tanto che la signora si avvicina e le lecca dal mio viso per poi dire: “Che carino che sei, una vera dolcezza. Monica aveva proprio ragione, sei una vera delizia. Ci divertiremo molto.” Detto questo si alza e se ne va, ma prima succede qualcosa: il cazzo nel mio culo comincia a fare su e giù, dentro e fuori!!! No, anche questo… Non finirà mai questa tortura?
Nel frattempo siamo alle battutte finali e le trans che stanno scopando Monica hanno il loro orgasmo riempiendola per bene: vedo la schiumetta bianca uscire dai sui buchi, mentre anche la terza si mena forsennatamente il cazzo per poi esplodere nella sua bocca che avida si tuffa su quel palo di carne per ripulirlo.
Pochi istanti ancora ed è finita. Tutti si ripigliano e si scambiano salviette per asciugarsi da sudore o liquidi seminali. Tutti tranne Monica, che si gira verso di me in lacrime e con un sorriso smagliante mi viene incontro. Mi toglie la pallina e…
“Hai visto che sballo??? Hai visto che corpi magnifici e cazzoni grossi? E quanto sborrano!!!” E’ tanto contenta che sembra un’adolescente che ha appena vinto non so quale premio. Mi prende il viso e se lo struscia addosso dove una delle trans aveva schizzato per poi baciarmi con la lingua e farmi assaporare tutto quello sperma che non aveva ancora inghiottito. Poi si toglie e fa “Marika, aiutami per favore, cambia la posizione dello scranno.” E con un ronzio mi accorgo che mi sto ribaltando. Quando si ferma sono come sdraiato sulla schiena con le ginocchia in alto e le gambe sempre divaricate e sempre con quell’affare fastidioso che i stantuffa lento ed inesorabile. A quel punto Monica mi vene sopra per poi calarsi sulla mia bocca. I suoi buchini sono sopra di me, bagnati e slabbrati da quelle penetrazioni furiose. Intravedo qualcosa di luccicante che scende dalla sua fica ma non faccio a tempo a vedere più niente, me l’ha sbattuta in bocca e mi incita: “Dai, non farti pregare! Lo so che la mia fica ti fa impazzire. Leccamela che voglio godere ancora!”
Col cuore impazzito eseguo e sento tutti i suoi umori e la sborra di un’altra trans che mi invadono la bocca. Mi accorgo che qualcuno si è avvicinato e sta toccando il culo di Monica mentre la lecco. Apro gli occhi e vedo Marika che la bacia con la lingua. Ma che stronze!!!
Monica sta per godere ma si alza e si gira. In quel momento vedo che la trans non stava accarezzando il sedere di Monica, le aveva proprio infilato un dito nel culo!!! Ed ora lo tira fuori e me lo pianta in bocca intimandomi di succhiarlo, cosa che ovviamente faccio mentre lei si mette a masturbare il mio amore. Monica prima di venire di nuovo scende e mi piazza il suo buchino per farselo leccare; non mi faccio certo pregare ed addirittura cerco di infilarla ben dentro. Mi stupisco quando sento il suo sfintere cedere morbido, evidentemente l’inculata cattiva lo ha fatto cedere. Appena la mia lingua entra mi scende in bocca un rivolo di sperma. Inghiotto ed in quel momento ha un’orgasmo che la sconquassa tutta e mi inonda il mento e la faccia con i suoi umori. Che buoni che sono.
Pochi secondi e si rialza stravolta.
“Senti, io devo assolutamente andare a fare una doccia. Tra poco dobbiamo girare la scena di una gang bang con una dozzina di bestioni. Ti lascio nelle mani di Marika e la Signora. Sai, lei è il mio angelo custode, la mia mentore e la mia… padrona, si possiamo dire che sono sua propietà.” COOOSA??? Sono allibito.
“Ora scappo, ci vediamo tra un’oretta… forse due. Fai il bravo e se la Signora dovesse chiederti qualcosa, qualsiasi cosa, esegui! Come fossi io a chiederlo.” E mi fa l’occhiolino maliziosa.
“A proposito, solo la Signora può toglierti la gabbietta, chiaro?”
Minchia che situazione.
Monica sparisce e rimango con la trans che mi guarda sogghignante dell’alto verso il basso. Sta per dire qualcosa quando si sente un rumore di tacchi che si avvicina. E’ la Signora che si guarda intorno e domanda: “Immagino abbiano già finito e si stiano preparando per la prossima scena, vero Marika?”
“Si Signora.”
“Bene, com’è andata con questo?” E mi indica.
“Una delizia Signora. Pensi ha pianto tutto il tempo ma non ha esitato a leccarle via tutta la sborra che quelle troie le hanno infilato dentro. Le ha pure aspirato la sborra che aveva nel culo!!!”
“Senti senti, molto bene! Molto meglio di quanto pensassi. Evidentemente avrà avuto altre esperienze del genere.”
“A me ha detto di essere vergine dietro, e da quel che ho visto, era davvero distrutto vedendo Monica, ma appena lei si è avvicinata è sembrato rinascere. Secondo me è davvero innamorato.”
“Questo lo decideremo io e Monica, anzi, lo deciderò io. Monica mi sembra troppo coinvolta per poter decidere di queste cose.”
Slegalo e portamelo di la in salone.