Il mio migliore amico è ricco sfondato , beato lui. Ha due negozi di arredamenti. Quel giorno c’era l’inaugurazione di un nuovo punto vendita in un’altra città. Non ero dell’umore giusto, avevo litigato con la mia ragazza per l’ennesima volta ed ero andato da solo. Ero seduto sul divano soprappensiero e non mi ero accorto che una ragazza seduta poco distante mi osservava. Alzo gli occhi e finalmente la vedo, lei mi fa un timido sorriso. Era una gran figa con un davanzale prosperoso, alta e uno bello stacco di coscia. Mi dice che anche lei non si divertiva e che aveva un problema con il reggiseno che si era sganciato e non poteva reggere quelle belle poppe, questa fu la sua frase. Quindi mi disse se potevo aiutarla, ci dirigemmo nel bagno e quando, si sbottonò la camicetta per poter risolvere il problema e cominciò a baciarmi, mi infilò la lingua nella bocca, io che mi accendo facilmente comincio a leccarle i turgidi capezzoli. Lei mi sbottona i pantaloni e lo tira fuori, comincia a maneggiarlo e si abbasso per prenderlo in bocca. Avevo l’uccello duro, iniziò a leccarmi il glande e a giocarci con le labbra, poi fese scivolare la bocca fino alle palle e cominciò a succhiarle. Il bagno era scomodo e poco igienico così le dissi di seguirmi. Il mio amico in quell’immenso salone si era fatto fare un miniappartamento di 50 mq con cucina, bagno, e camera da letto. Mi aveva detto che l’avrebbe utilizzato per quando faceva tardi con il lavoro e non gli andava di andare a casa, in realtà, conoscendo il puttaniere, sono sicuro che gli sarebbe servito anche per altro. Entrammo di impeto.
Aveva voglia di giocare prima di scopare. Strinse il mio uccello attraverso il tessuto, cominciò a toccarlo sotto gli slip, l’avevo duro e si era leggermente bagnato. Si inginocchiò,mi abbassò le mutandine, aveva il mio uccello davanti a me. Duro e bagnato. Ne sentiva il profumo: decisamente piacevole e cominciò a baciarlo. Piano, sulla punta, mentre lo sfiorava con le labbra le misi una mano sulla testa e me lo ingoiò tutto in bocca. cominciò a darmi il ritmo, avanti e indietro. Era una gran troia ed io ero infoiato volevo scoparmela, volevo infilare le mie dita nella sua passera bagnata, ma lei si allontanò. Si alzò. Si girò e mi mise davanti quel bellissimo culo, ero arra patissimo, mi accorsi che sotto l’ano non aveva proprio la passera ma un bastone molto grosso. L’eccitazione era alle stelle, era la prima volta che lo facevo anale, la mia ragazza non vuole e del resto non la costringo, avevo un desiderio forte di penetrarla con colpi violenti, di spaccare quel delizioso culetto e glielo ficcai dentro. Sentivo lo sfintere che si allargava, era stupendo. Infoiato le dissi: “Godi troia, ti spacco tutta”. Lei come se aspettasse le mie parole cominciò: “Si, Si spaccami tutta, sono la tua troia, fammelo sentire dentro, ero in estasi sono esploso e le ho fatto il pieno di sborra, rimasi un attimo col mio cazzone dentro il suo culo. Ma lei aveva ancora voglia. Io stavo per rivestirmi, mi stringe al muro e comincia a baciarmi il collo e poi i capezzoli, Mi stava pomiciando!!!!
Una strana sensazione mi scosse al contatto della sua lingua con i miei capezzoli, la sua mano mi segava, e mi buttò sul letto, ha cominciato a leccarmelo, era diventata una mazza dura l’ha presa in bocca, gemevo,e avevo chiuso gli occhi. Mi ritrovo un po’ di fianco con il suo cazzone davanti la mia faccia, lei premeva e me lo strofinava sul viso cercando la mia bocca, mentre me lo succhiava e lo ingoiava. Una nuova ondata di piacere stava per impossessarmi di me, gemevo il suo cazzo era sulle mie labbra serrate, ho pensato che forse era giusto così, ho aperto la bocca e lo lasciato entrare. Le sborro in bocca e lei continua a pompare, non sono riuscito a farla venire e le ho fatto una sega. Infine ci siamo rivestiti e lei mi ha dato il suo numero.
Un nuovo mondo 1
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