Capitolo 3 – La vacanza di Chris in campeggio
Un paio di mesi dopo l’esperienza con suo fratello e Daniele, la sua scuola organizzò un campeggio e Chris persuase la mamma a lasciarlo andare. Sarebbe stata la sua prima vacanza senza la mamma o il fratello.
Quando arrivò il giorno della partenza era eccitato come qualsiasi ragazzo della sua età e con le sue borse aspettava fuori dei cancelli della scuola con tutti gli altri ragazzi, guardandosi intorno ne riconobbe alcuni dalla sua classe. Anche se era stato molte volte in campagna, c’era stato al massimo per un paio di ore. Ora avrebbe campeggiato sotto una tenda per una settimana, in campagna.
All’arrivo, la prima cosa che dovettero fare fu montare le tende in cui avrebbero passato le notti. Essendo la sua prima volta fu messo con ragazzi che c’erano già stati ed erano un po’ più vecchi di lui.
Il suo lavoro nel montaggio della tenda era tenere i pali centrali, per fare questo doveva stare in piedi nella tenda mentre gli altri ragazzi piantavano i pioli nella terra. L’interno della tenda era estremamente soffocante e gli suggerirono di togliersi la maglietta. Lui naturalmente era lieto di sfoggiare il suo fisico e dopo essersi fatto scivolare via la t-shirt era entrato nella tenda sgonfiata. Sfortunatamente il palo centrale si dimostrò più pesante di quanto aveva immaginato e nonostante i suoi sforzi precipitò lentamente a terra.
"Aiuto" gridò, "Non riesco a tenerlo."
Mentre stava quasi per perderne completamente il controllo, uno dei ragazzi più anziani entrò, prese il palo dalle spalle di Chris e l’alzò. Anche il torso del ragazzo era nudo e gli spingeva contro la schiena. Erano ambedue coperti di sudore e i loro corpi sembravano restare incollati insieme, contatto che lo entusiasmò. Quando i pioli furono piantati e la tenda fu in grado di stare in piedi da sola i due ragazzi lasciarono andare il palo.
"Grazie, penso che non sarei stato in grado tenerlo molto più a lungo" disse Chris "Non è nulla" Disse l’altro: "A proposito, io mi chiamo Luca, e tu?"
"Chris" disse sorridendo al suo nuovo amico.
"Sarà megliop che diamo una mano a rizzare la tenda."Gli ricordò Luca.
Dopo circa 45 minuti la tenda sembrava essere a posto, anche se Chris aveva fatto poco per aiutare, avendo speso la maggior parte del tempo ad ammirare Luca. Quando il ragazzo si accosciò mostrandogli inconsapevolmente l’orlo delle mutande bianche, si chiese se avrebbe avuto l’opportunità di vederlo completamente nudo.
Dopo le cinque tutte le tende erano pronte, Chris la condivideva con altri cinque ragazzi e, anche se era la sua prima volta, lui non era il più giovane. C’era Davide che aveva appena iniziato a frequentare la sua scuola e come lui era la prima volta che stava via da casa da solo.
Scoprì che Luca aveva quindici anni ed era il più grande della tenda. Gli altri tre avevano tutti quattordici anni ed erano amici. Chris passò molto tempo ad osservare Davide che era seduto davanti a lui sul pavimento, anche lui portava i pantaloncini e, poichè aveva le gambe protese di fronte a se, poteva guardare nei suoi shorts e vedere che indossava delle mutande bianche. Tentò di muoversi in modo di vedere di più, ma malgrado si girasse, non sarebbe stato in grado di di farlo senza attirare l’attenzione su di sè. Sentì la sua carne che spingeva contro gli shorts e si chiese se qualcuno l’avrebbe notato.
Poco dopo venne l’ora di andare in bagno a lavarsi; poiché sembrava che Davide avesse un po’ paura del buio, Chris l’invitò ad andare con lui ed il ragazzo fu contento di accettare. Quando si tolsero le magliette, lo guardò mentre si schizzava acqua sulla faccia ma non ebbe il coraggio di tentare qualche cosa, c’era troppa folla.
Al ritorno nella loro tenda gli altri, incluso Luca, non c’erano. Sembrava che i ragazzi più vecchi potessero stare fuori un po’ più a lungo e mentre entravano li sentì ridere e scherzare tra di loro. Chris si tolse rapidamente gli shorts e, tenendo le mutande, si mise il pigiama, era pronto per ‘il letto’. Davide era molto più lento e, dopo aver slacciato il fermaglio e tirato giù la cerniera, abbassò gli shortsa terra. Chris vide la piccola protuberanza nelle mutande; il ragazzo gli girò la schiena ed abbassò rapidamente le mutande. Anche se non riuscì a vedergli l’uccello, Chris ebbe una bella visione del suo culo senza peli e del buco rosa che sembrava fargli l’occhiolino.
Si misero a letto e, di nascosto di Davide, Chris stava giocando con se stesso quando improvvisamente la falda anteriore fu aperta e gli altri ragazzi entrarono nella tenda scura. Lui smise di menarsi la verga e fingendo di essere addormentato guardò i ragazzi che si spogliavano.
Vide Luca lasciar cadere i pantaloni al pavimento e, spingendo i pollici nelle mutande, spingere giù anche loro. Gli vide il cazzo e, mentre continuava a spogliarsi, il pezzo di carne che dondolava a destra e sinistra. La verga aveva una perfetta cappella rosa, con un cespuglio di peli pubici. Luca si tolse la maglietta e sedendosi cominciò a togliersi scarpe e calze. Chris era circa ad un metro ed ebbe modo si dare una bella occhiata al corpo del nuovo amico. La vista della sua verga fece saltar su la sua, chiuse gli occhi e presto precipitò in un sonno profondo.
Fu svegliato da una leggera scossa alla spalla, si girò ed aprendo gli occhi vide Davide inginocchiato alle sue spalle.
"Per favore, devo andare a fare la pipì" Gli bisbigliò in un orecchio. " Vieni con me, per favore?"
Chris accennò col capo, aprì la zip del sacco a pelo e tentando di fare il minor rumore possibile, alzò il corpo e, facendo penzolare le gambe dal letto, si sedette. Gettò uno sguardo al suo orologio, erano da poco passate le tre. Trovò le scarpe ed alzando la falda della porta scivolò fuori. Mentre aspettava Davide si guardò intorno, tutto era estremamente silenzioso e quieto. Sentì il ragazzo che usciva, gli mise le mani sotto le braccia e lo tirò fuori. Videro le latrine che avevano sempre una luce accesa fuori della porta. Davide cominciò a correre e Chris lo seguì. Il ragazzo si mise davanti ad uno scomparto, slacciando la corda del pigiama, lasciò cadere le mutande e tenendo il pene pisciò nell’orinale.
Quando ebbe finito si piegò per recuperare i pantaloni ma, prima che avesse l’opportunità di recuperarli, Chris spinse la mano tra le sue gambe da dietro e gli prese la verga. Davide sobbalzò sorpreso quel movimento improvviso.
Chris gli coprì la bocca per evitare che gridasse in cerca di aiuto. Gli bisbigliò in un orecchio che era necessaria un’iniziazione al campo e stava per dargliela; gli disse di non far rumore altrimenti si sarebbero messi nei guai. Tolse la mano dalla bocca del giovane mentre continuava a tenere il cazzo nella sua mano, circondò con l’altra il suo torace e lo alzò da terra. I pantaloni del pigiama gli scivolarono via dalle gambe e caddero a terra mentre veniva portato in uno dei box e, dopo essere stato messo su una delle tolette, Chris gli slacciò i bottoni che trattenevano l’ultimo articolo di vestiario. Slacciati tutti i bottoni, gli tolse la giacca del pigiama e, tirandosi indietro, guardò il corpo nudo del ragazzo. Davide tentò di coprire il suo imbarazzo con le mani ma Chris gliele tolse. Guardò la verga senza peli e dove le palle stavano scendendo. Prese la piccola verga tra pollice ed indice. Davide indietreggiò da questo contatto finché il suo culo non spinse contro la vasca. Gli tirò indietro il prepuzio sulla cappella del ragazzo che tremava di paura, pensò che doveva agire prima di perdere il vantaggio della sorpresa. Lasciando andare il pene, spinse il ragazzo finché non fu seduto sulla lavandino, poi si girò ed andò ai lavandini, prese un pezzo di sapone, chiuse la porta e poi si girò. Vedeva la paura negli occhi azzurri del ragazzo, lo alzò e lo girò di schiena. Circondandolo con un braccio spinse il sapone nel lavandino e lo tirò fuori gocciolante. Cominciò a lavarsi le mani o per lo meno ad insaponarsele.
"Piegati!" Ordinò
"Per favore, non farmi male!" Implorò Davide pur capendo dell’inutilità di quella richiesta.
"Piegati!" Ripetè Chris
Davide abbassò le mani all’orlo della lavandino e, tenendo in avanti le sue si piegò.
Chris vide il roseo buco e cominciò a strofinare il sapone nella fessura fino a che non ce ne fu molto nella piega del culo. Spinse dentro prima un dito e poi due cominciando a fare un ditalino al buco vergine del ragazzo. Era consapevole della resistenza ma si accorse che sembrava diminuire mentre continuava a spingere dentro le dita. Gli carezzò la prostata; il ragazzo spinse indietro ad incontrare le dita mentre emetteva un lamento d’estasi. Chris cominciò a carezzargli la schiena e poi, passando una mano davanti, cominciò a carezzargli i piccoli capezzoli.
Abbassò la mano a trovare il piccolo cazzo che carezzò facendolo rapidamente indurire. Si fermò prima che Davide eiaculasse. Lo alzò dal lavandino e gli si mise di fronte, lo lasciò andare e si slegò il nodo che gli chiudeva i pantaloni del pigiama lasciandoli cadere sul pavimento, fece scivolare giù le mutande mostrandogli l’uccello per la prima volta. Davide diede un anelito vedendo il cazzo pulsare. Chris si sedette sulla toeletta e fece girare il ragazzo sino ad avere ancora la sua schiena di fronte a se. Lo tirò verso di se e lo fece sedere sul suo grembo; quando fu seduto guidò la sua verga nell’apertura del ragazzo.
Al primo contatto Davide tentò di alzarsi, ma Chris era molto più forte e lo impalò facilmente sul suo cazzo.
Il ragazzo lanciò un grido di dolore che Chris fu veloce a smorzare. Sentì le natiche del ragazzo appoggiarsi al suo inguine. Gli passò una mano davanti e gli prese il pene che ora stava in piedi orgoglioso. Cominciò a spingere nel culo del ragazzo mentre lo masturbava. Davide prese la mano che circondava il suo uccello e tentò di tirarla via. Chris lasciò che la sua mano fosse rimossa e circondandogli il torace con ambedue le braccia lo tirò suo mentre, tenendogli il culo stretto contro l’inguine, continuava ad incularlo. Presto sentì lo sperma muoversi dalle sue palle e, tenendo stretto il ragazzo, diede una potente spinta finale nel santuario sconosciuto, poi sparò il suo carico di sborra negli intestini del ragazzo.
Dopo che l’ultima goccia del suo succo aveva lasciato la fessura del cazzo, Chris fece scivolare fuori la verga dal retto del ragazzo. Guardando in giù vide un po’ del suo sperma bianco gocciolare fuori dalle natiche di Davide che stava singhiozzando quando l’abbassò sul pavimento, lo fece girare, lo tirò verso di se e si fece penetrare il cazzo in bocca. Il ragazzo diede un anelito di sorpresa quando Chris gli prese il culo e lo tirò più vicino finché il pene non fu completamente immersa nella sua bocca.
L’uccello del ragazzo non poteva essere di più di 10 centimetri e Chris prese facilmente la sua carne. Presto Davide cominciò a muovere le anche tentando di spingere di più il cazzo nella bocca di Chris. che tentava di trattenere Davide mentre gli faceva il pompino, ma il ragazzo non riusciva a fermare i suoi movimenti involontari. Poi sentì le gambe del ragazzo allacciarsi sotto di lui mentre il suo cazzo sussultava nella sua bocca. Chris aveva inserito un dito nel culo di Davide lubrificato dallo sperma e sentì il muscolo dello sfintere stringersi mentre il suo uccello aveva un orgasmo nella sua bocca.
Chris guidò il ragazzo ad un lavandino dove gli lavò le lacrime dal viso, lo giro e gli lavò il culo togliendo ogni evidenza di sperma dalla pelle. Rapidamente lo vestì e mentre lo riconduceva alla loro tenda si fece promettere che quello era il loro segreto e non doveva dirlo a nessuno. Mentre camminavano verso la tenda mise un braccio intorno alle spalle di Davide che gli circondò con un braccio la vita. Condusse il ragazzo al suo letto e, dopo averlo introdotto nel sacco a pelo, chinò le sue labbra sulla sua fronte e lo baciò, poi andò al suo letto, mentre si sdraiava pensò che “domani sarebbe stato un altro giorno” e si addormentò