Sono alcuni mesi che frequento questo magnifico sito, e dopo il primo racconto ho deciso di raccontarne un secondo, situazione di fatti, che ho vissuto con mio marito.
Ho ormai raggiunto 52 anni ma sono abbastanza in forma. Sposata con un marito, Alfredo, che adoro e del quale sono ancora follemente innamorata come un tempo, due figli: un maschio ed una femmina.
Questo racconto si riferisce ad eventi dell’anno 1990.
Allora avevo 32 anni e vivevo a Monza da 10 anni. Mio marito era dipendente ed io mi occupavo della casa.
Ma veniamo ai fatti. Con mio marito, allora, vi era un feeling fatto di trasgressioni, ecco che un pomeriggio a casa nostra si può mettere in atto il "desiderato trio" con un amico, dopo aver dato a mia suocera i piccoli inventando una scusa abbiamo atteso l’arrivo dell’ospite.
Mi metto in tiro, come si dice, e mi trucco con cura. Il mio abbigliamento poi, è sempre improntato alla massima eleganza: intimo sexy con perizoma e guepière in pizzo nero, calze Rht (tallone rinforzato tipiche di calze da reggicalze) neri, una leggera camicetta ed una minigonna non troppo corta. Il tutto poi, viene completato con scarpe dal tacco al spillo.
Nel tardo pomeriggio arrivò Massimo.
Eravamo tutti e tre seduti sul letto di camera mia, mi sono tirata giù la piccolissima minigonna rimanendo con la guepière e le calze. Intanto, dopo un lungo bacio di riscaldamento, Massimo, si alza in piedi si tira giù i pantaloni e un enorme cazzo, mi si presenta il tutto il suo splendore cade a peso morto fuori dalle mutande abbassate, quattro o cinque grosse vene pulsavano su quell’uccellone ricurvo, che cresceva a vista d’occhio.
Non poteva fare altro che invitare mio marito "ecco bravo leccami così la bella passera e non dimenticarti il mio culetto che adesso vi faccio divertire" i giochi stavano iniziando, lui in ginocchio di fronte a me, dietro me, mio marito che la sta leccando per bene ubbidendo ai miei comandi.
L’amico Massimo mi aiuta a spogliarmi rimango con la guepière e le calze ma ho già i capezzoli così duri che metà mi escono fuori dalla guepière a balconcino. "Wow vedo che sei già in tiro" e io "mi prendi per il culo, ero sempre in tiro quando mi vedevi nelle foto figuratevi ora che sono qui con voi".
Gli tiro via gli slip e inizio a segarlo, per chiedere: "E cosa facevi quando vedevi le mie foto?". Massimo: "mi veniva voglia di segarmi come stai facendo tu adesso"."Mmmhhh quante belle scopate che ci siamo fatti sapendo che tu ti eccitavi vedendo le nostre foto, meriti un premio". Infatti dal maneggiarlo sono passata a leccarmelo, Massimo: "finalmente che bello sentire la tua lingua, la tua bocca sul mio cazzo, come me lo succhi bene". Io non posso fare altro che raccomandare di leccameli bene i buchini che stasera voglio proprio divertirmi". Mio marito risponde "non ti preoccupare amore, fra poco sia la tua figa che il tuo culetto son pronti per accogliere i nostri 2 cazzi". A quelle parole diventi ancora più porca pompando avidamente mentre Massimo mi prendo la testa per accompagnare meglio i miei movimenti. Ad un certo punto mi stacco "presto mi sento come una cagna in calore scopatemi sfondatemi tutta". Mio marito con il cazzo bello duro si sdraia e lo cavalco sopra. Ora Massimo preferisce per qualche minuto vedermi scopare, è bello sentire il cazzo di mio marito che entra ed esce dalla mia figa. Massimo si metto con il suo cazzo davanti a me a pochi cm, cerco di prenderlo in bocca, Massimo mi stuzzica, e a ogni mio tentativo si tira indietro. "Dai ti prego, mentre mio marito mi fotte voglio essere scopata in bocca come una vera troia". Massimo: "aaahhh che bello ancora la tua bocca vogliosa sul mio uccello". Anche mio marito sta godendo come un porco mentre mi fotte e osservando me che mi sto facendo scopare in bocca, intanto mi tocca le mie meravigliose tette che sobbalzano dalla cavalcata.
Ora Massimo si stacca viene dietro di me, si inginocchia, mentre mio marito continua a scoparmi e con le mani mi allarga il culetto e punta il suoi 22 cm di cazzo che ormai è diventato di marmo sul mio buchetto del culo e inizia pian piano a spingerlo…