Il ticchetio dei suoi tacchi risuonava come ogni mattina sul pavimento lucido dell’ ufficio .
Bruna fece il suo ingresso in azienda alle 9 in punto , mai un minuto di ritardo .
Per arrivare alla sua stanza doveva passare tra le postazioni degli impiegati , le piaceva quel momento , sentiva gli sguardi su di se , le donne invidiose del suo corpo ancora tonico e perfetto , nonostante i suoi 52 anni , e gli uomini deliziati da quella vista .
Le sue gambe scolpite , avvolte in autoreggenti nere , messe in evidenza dalle solite gonne abbondantemente sopra il ginocchio , facevano strabuzzare gli occhi a tutti .
Le piaceva mettersi in mostra , ma mai scendendo nella volgarità , indossava sempre vestiti che risaltavano il suo corpo , che curava maniacalmente , con ore di palestra , sapeva bene quali erano i suoi punti di forza , e non rinunciava a farli notare .
La sua terza di seno , risaltava grazie a camicette aperte sul decoltè , non troppo ma abbastanza per far immaginare quanto belle fossero le sue tette, glutei sodi , gambe lunghe e toniche , caviglie fine messe in evidenza dalle solite calzature con tacchi a spillo , rigorosamente numero 12 , che slanciavano ancora di più i suoi 170 centimetri di altezza .
Mentre camminava gurdava dritta a se con sguardo superbo e deciso , i suo lunghi capelli neri si muoveva sinuosi dandole ancor più fascino .
Ogni volta che i suoi occhi verdi leggevano la scritta sulla porta della sua stanza provava un senso di orgoglio ed eccitazione " DIRETTORE GENERALE" , il potere le piaceva .
Trasferita a Milano da un paesino del sud , per conseguire la laurea in economia e commercio , aveva trovato lavoro in quell’ azienda , le sue doti ben presto le avevano garantito una sfavillante carriera , i più maligni sospettavano che avesse una relazione con il proprietario , ma tutti dovevano ammettere che le sue abilità professionali erano indiscutibilmente ottime .
– Signora Bruna….opps mi scusi…..
Sandro , stagista in forza all’ azienda da circa un mese , entrò nella stanza di Bruna senza bussare , la vide intenta a tirarsi su una calza , non potè evitare di vedere la coscia nuda , e arrossendo rimase impalato ad osservare la donna che senza smettere tirava su l’autoreggente
– Non si bussa più? ??
il tono era alto e deciso
– Scu…..
Bruna
– Ancora qui??? Esci bussa e aspetta che ti dia il permesso….!!!!!
Sandro chiuse imbarazzato ed eseguì , bussò e attese .
Bruna si divertiva a trattare male quel ragazzo , aveva capito che aveva un carattere debole e sottomesso .
Tutti le portavano rispetto , e molti la temevano , ma lui andava oltre , avvolte sembrava terrorizzato , e lei ne approfittava esclusivamente per suo divertimento .
Dopo qualche istante lo fece entrare , lo fissava austera , lui impacciato teneva gli occhi bassi , le fece vedere degli incartamenti , come al solito vi erano degli errori , Bruna gettò i fogli a terra ed urlando
– Non ho capito se sei cretino o scemo!!!!!! Mi porti un lavoro del genere????? Raccogli tutto e rifallo da capo!!!!!
vedendo Sandro a carponi , mentre raccoglieva i fogli sparsi per la stanza , provò un senso di onnipotenza , ed un piccolo brivido attrevrso il suo corpo .
La giornata trascorse come al solito tra mille impegni , gestire clienti , organizzare il lavoro dei suoi sottoposti , relazionarsi con la proprietà .
Non mancarono i soliti momenti di gratificazione personale , Bruna riceveva continuamente complimenti , molti clienti e qualche dipendente più audace , la lusingavano , facendo apprezzamenti sul suo corpo , cosa che logicamente a lei faceva piacere , ma non concedeva molta confidenza , non voleva assolutamente destabilizzare la sua posizione di comando .
Verso le 15 era stanchissima , la giornata fu più intensa del previsto .
Era molto stressata , causa anche della settimana molto impegnativa , stava gestendo un importantissimo contratto con dei clienti esteri , che la assorbì totalmente .
Per scaricare la sua tenzione da anni aveva adottato un sistema molto efficace anche se poco etico .
Si concedeva piccole scapatelle , erano incontri puramente sessuali , senza nessun legame affettivo , anche perché si riteneva felicemente sposata .
Suo marito non le faceva mancare nulla , anche sotto il punto di vista sessuale erano molto affiatati , ma riteneva che concedersi piccole trasgressioni l’aiutava a scaricare i nervi .
Logicamente lui non ne sapeva nulla , era gelosissimo , ma Bruna , abile anche nel manipolare la mente del marito , tramutò quel sentimento in un gioco erotico .
Col tempo capì che il marito si eccitava nell’immaginarla con altri uomini , e spesso gli raccontava le sue avventure , lui credeva che fossero solo storie di fantasia , ma in realtà erano realmente vissute dalla donna .
In quel periodo non aveva nessun uomo che potesse assecondare la sua voglia di sesso extraconiugale , aveva delle regole ben precise in merito , una su tutte la durata , massimo due tre volte , mai con i suoi sottoposti e sopratutto giovani .
Negli anni aveva collezionato avventure sia in palestra che sul posto di lavoro , ma solo con qualche cliente , unendo l’utile al dilettevole .
Chiuse gli occhi rilassandosi sulla sedia , cercò di staccare un attimo i suoi pensieri dal lavoro , si convinse sempre di più che aveva necessità di un uomo .
Bussarono alla porta , si ricompose e fece entrare
– Signora mi scusi ho finito il……
Bruna nel vedere Sandro assunse subito la sua aria dittatoriale , e nemmeno lo fece finire di parlare
– Ora non ho tempo sparisci!!!!
Sandro abbassò gli occhi e arrossendo chiuse subito la porta .
Quel ragazzo la intrigava , il suo carattere succube e vile la faceva sentire bene , una delle sue regole cominciava a scricchiolare , forse quel bel giovane poteva essere il primo suo sottoposto ad essere utilizzato come antistress .
Era certa che anche lui traeva piacere nell’essere sottomesso e trattato male , lo aveva umiliato più volte , e non aveva mai dimostrato un segno di cedimento , molti al posto di Sandro avrebbero dato le dimissioni , ma lui sembrava non curante delle persecuzioni psicologiche di Bruna .
Chiamò lo stagista tramite il telefono componendo il suo interno
– Vieni subito qui !!!
Sandro dopo aver bussato ed atteso il permesso di Bruna entrò nella stanza
– Vammi a prendere un caffè! !!
tempo un secondo ed il ragazzo s**ttò verso la macchinetta posta in fondo al corridoio.
Tornato col caffè lo servì a Bruna , lei guardò indispettita la tazzina di plastica , l’afferrò e con un gesto veloce lo tirò sul pavimento
– Ma che fai!!! Mi porti quello della macchinetta?? Vai a prendermelo al bar con tazzina di coccio muoviti!!!!
il ragazzo mortificato prese dei fazzoletti di carta dai suoi pantaloni , e asciugò il caffè versato a terra , Bruna si godette la scena , si mise a pulire senza nemmeno che lei glielo avesse ordinato , era perfetto per il suo ego .
Quandò tornò col caffè preso dal bar Sandro fu cacciato fuori , con la scusa che era passato troppo tempo e alla signora non andava più .
Tornò alla sua postazione di lavoro , i suoi colleghi lo ridevano , qualcuno gli diceva che doveva andarsene , altri cercavano di consolarlo , ma lui ammirava quella donna , così forte e bella , avrebbe ucciso per lei , e non gli importava se era dura , anzi ne era totalmente affascinato .
Bruna portò a termine tutti i suoi impegni professionali , riuscendo anche a trovare il modo di rimanere sola con Sandro .
Per l’ennesima volta gli fece rifare i documenti sui quali lo stagista aveva lavorato tutto il giorno , lui stanco ed umiliato , non si preoccupò minimamente di dover trattenersi oltre l’orario di lavoro , voleva soddifare la sua direttrice .
La donna spesso faceva tardi in ufficio , così la sua permanenza non destò sospetto agli altri impiegati , che lasciarono l’ azienda diretti verso le loro case .
Dopo trenta minuti che i due erano soli , Bruna lo chiamò tramite telefono
– Vieni subito qui!!!!
Sandro con i documenti in mano andò da Bruna , dopo esser entrato in stanza disse timoroso
– Signora non ho ancora finito….
lo sgurado della donna lo inceneriva , i due occhi verdi lo penetravano , poi con voce austera
– Non ti ho chiamato per il tuo lavoro …..ma perchè qui non hai pulito bene c’è ancora del caffè. …!!!
con la mano indicò a terra vicino alla sua sedia .
Sandro si avvicinò , guardò vicino al piede della donna , dove lei indicava , ma non vide nulla
– Signora dove non vedò??
Bruna spostò il piede e disse
– Propio qui dov’è la mia scarpa!!
Sandro era rapito dalla bellezza di quella caviglia , terminale perfetto di una gamba che sembrava scolpita , e quelle scarpe nere , con tacco a spillo , si sarebbe fatto trafiggere da loro se solo avrebbe dato piacere a quella donna .
Logicamente lo stagista aveva capito benissimo che Bruna godeva nel comandare , si sentiva fortunato di aver trovate una direttrice come lei , viveva nel suo piu bel sogno .
Sapeva benissimo cosa doveva fare , per anni aveva pagato prostitute per farsi sottomettere , ora poteva farlo gratis .
Sandro si inginocchiò a terra , abbassò il busto , mise le mani delicatamente intorno il piede della donna , appoggiò la fronte sulla scarpa e con tono flebile disse
– Padrona mi dica cosa devo fare?..
Bruna sentì la fica contrarsi , quel ragazzo era perfetto , era il suo schiavo , e nel vederlo prostato ai suoi piedi la faceva inumidire come non mai .
Sentirsi chiamare padrona la eccitava , si stupì della naturalezza di Sandro , era completamente a suo agio , il tutto rese quel momento eroticamente intenso .
– Puliscimi le scarpe , hanno calpestato il pavimento che tu non hai pulito bene !!!!!
Sandro senza replicare cominciò a leccare una scarpa , nel frattempo Bruna si era voltata con la sedia mettendo i due piedi paralleli , ed ammirava il ragazzo .
Alzò un piede per obbligare il giovane a leccarle la suola , lui lo fece senza attendere nessun comando , ammirando da quella prospettiva anche le cosce della donna
– Bravo lo stagista…..ecco cosi …..puliscimi le scarpe…..verme che non sei altro ….
nel vedere la sudditanza di Sandro , la sua completa devozione , la fece sentire una dea , e la cosa liberò tutta la sua libido .
Con una pedata scalciò via Sandro , poi si alzò , mise le mani sotto la gonna e si sfilò il perizoma , era zuppo di umori , si risedette
– Vieni qui strisciando!!!
Sandro obbedì arrivando tra i piedi della donna , lei si abbasso e mise le sue mutande nella bocca del ragazzo
– Ti piace il sapore della tua padrona???
non potendo parlare lui annui
– Bene , ora vediamo il cagnolino come usa la lingua!!!
tirò su la gonna , spostò il bacino in avanti , poggiando le gambe sui braccioli della sua poltrona
– Forza verme,….leccami culo e fica!!
gli occhi del giovane erano fissi increduli davanti a tale spettacolo , la fica di Bruna depilata , labbra carnose , umidissima , e un culo perfetto , il cazzo gli esplodeva .
Senza indugiare affondò il viso tra le cosce della donna , cominciò a leccare la fica inumidendosi tutta la faccia , alternava leccate al clitoride , alle grandi labbra , e al buco del culo facendo impazzire Bruna
– Aaaassss….ssssiii siiiii leccaaaa leccaaa…non fermartiiiiii
Le mani di bruna tenevano il capo del ragazzo spingendoselo a se , lui leccava incessantemente, avrebbe continuato fino alla morte .
La voglia di cazzo divenne troppa , Bruna voleva essere posseduta , tolse la testa di Sandro e disse
– Forza tiralo fuori !!
il giovane si alzò , slacciò i pantaloni e li fece cadere insieme alle mutande , il cazzo svettò fuori , purtroppo le dimensioni non erano per nulla gratificanti
– Come immaginavo….un cazzetto misero…..
Bruna ne aveva visti e presi di molto più grandi , penso a quello del marito sicuramente più soddisfacente , però non ne fu totalmente delusa , del resto quel cazzetto era perfetto per il ruolo che il ragazzo doveva ricoprire , e sopratutto poteva andar bene per il suo buchetto del culo
– Se non ero così arrapata ora ti avrei cacciato , però ho voglia di godere….
Bruna si alzò si chinò sulla scrivania dando le spalle a Sandro , appoggiò sul pianale in vetro i suoi avambraccia
– Forza inculami!!!!
il culo nudo e sodo era una calamita per lo sguardo dello stagista .
Si avvicinò quasi timoroso , il palmo delle sue mani si appoggiarono su quelle natiche lisce e sode , affondò le dita divaricandole , guardò il buco del culo , sicuramente non era vergine , e la conferma gli venne quando spingendo il suo pene entrò immediatamente tutto dentro
– MMMMM AAAASSSSS siiiii siii bavo …..per il culo è ottimoooooo daiiii spingiiii!! Spingi quel cazzettoooooo
sentire chiamare il suo membro cazzetto , aumentava il godimento di Sandro , che sentiva scappellare l’arnese nel culo della sua padrona , mai aveva provato tanto piacere , anche se non vergine, quel culo era molto più stretto di qualsiasi fica , e per lui era un paradiso .
Bruna sentiva il culo contrarsi avvolgendo il membro duro del giovane , con una mano cominciò a masturbarsi , il suo corpo era invaso dal piacere piu assoluto , tutto lo stress era sparito , il suo metodo stava funzionando ancora .
Le penetrazioni anali di Sandro abinate alle penetrazioni vaginali con la sua mano , portò Bruna ad un orgasmo strepitoso
– GODOOOOOO………SIIIIII SIIIII TIENILOOOO DENTROOO MENTREEE GODOOOOOOO!!!
Sandro rimase immobile col cazzo ancora nel culo della sua padrona godendosi lo spettacolo di quel corpo invaso dal piacere .
Bruna con una mano lo allontanò , gli umori del culo e della fica colavano verso il basso mescolandosi , guardò il giovane , che era immobile col cazzo ancora dritto , lo avrebbe cacciato all’ istante , ma provò un minimo di pena , così si avvicinò gli afferrò afferrò il cazzo con la mano e con movimenti veloci lo segava
– Squallido verme…..ti dovrei cacciare…..ma sei stato bravo e voglio premiarti…..forza schizza!!!
Sandro guardava quella mano delicata ed erotica , dita lunghe affusolate , smaltate di rosso , e poi non poteva disubitire alla sua padrona
– Schizza!!! Ti ho detto di schizzare!!!!
senti la sborra trasalire , vide i suoi schizzi arrivare fino alla scrivania , si sentì quasi di svenire , tremava dal piacere
– Schifoso….ai imbrattato tutto , pulisci con la lingua….
mentre Bruna si ricomponeva il giovane leccò viamil suo sperma dalla scrivania della sua padrona , poi fu cacciato senza nemmeno un saluto.
Soddisfatta e rilassata arrivò a casa alle 9 e 30 .
Il marito dopo averla salutata domandò
– Come mai così tardi , e poi eri talmente impegnata da non potermi fare nemmeno una telefonata??
Bruna gettò a terra la sua 24 ore e si distese sul divano in soggiorno
– E si tesoro , impegnatissima….e stanchissima , vieni a massaggiarmi i piedi…
il marito si sedette sul divano mettendosi i piedi sulle cosce , erano nudi , Bruna si era tolta scarpe e calze .
Mentre le sue mani si godevano il contatto con quelle piante morbide calde e sudate
– Impegnata?? Da sola o con qualche tuo ammiratore??
Bruna
– Ecco il mio solito gelosone…..
lui
– Certo che lo sono sei bellissima ….
lei alzò un piede e lo strofinò sul viso del marito
– Ho dovuto far tardi per colpa del nuovo stagista….ha combinato un disastro…..
lui
– Scometto che è anche bello.?
lei
– Si decisamente…..
abbassò il piede ed insieme all’ altro cominciò a strofinare sulla patta
– Il mio gelosone cosa si immaginava che sua moglie si dava da fare??
lui capì subito che Bruna voleva eccitarlo con una delle sue storie
– Già è così? ?
il cazzo si cominciava ad indurire sotto le piante
– Si….ho dovuto metterlo in riga …..
lui eccitato
– Eee..cosaaa hai fatto…
Bruna senti il cazzo ormai durissimo sotto i suoi piedi , li tolse dalla patta mettendosi seduta al fianco del marito , appoggiò una mano sul cazzo e cominciò a sussurargli nell’orecchio
– Il mio marito porco si sta eccitando…..be gli ho fatto leccare le mie scarpe
il marito cominciò ad immaginare la scena , abilmente la moglie gli slacciò i pantaloni
– Poi mi sono fatta leccare culo e fica …..lo faceva benissimo….
segando il cazzo del marito gli rivenne voglia , del resto quel cazzetto non l’ aveva soddisfatta a pieno
– Però ha un cazzetto piccolino no bello come il tuo!
il marito ansimante
– Aasss s….a si??? Glielo haiii vistooo??? E cosa hai fatto??
Bruna si tolse le mutande , salì a cavallo del marito , con la mano sistemò la cappella tra le grandi labbra e scese col bacino facendo entrare completamente il cazzo nella fica
– Mmmmmm..era piccolooo….ma avevo vogliaaa….cosiiii mi sono fatta inculareeee….
mentre si scopava la moglie la immaginava a pecora col ragazzo dietro , e quel cazzetto nel culo , la scena lo eccitava da matti
– Siii siii siii amore daii continuaaa….che bello…ti piaceva essere inculataaaa ???
Bruna
– Siii siiiii , mi ha inculatoooo come una cagnaaaaa……ma volevo il tuo cazzooooo
lui
– Dimmi quanto ti ha sbrratooooo dveeee doveeeee???
Bruna
– Aaasss ssss…..l’ ho fatto sborrareee con una segaaaa a schizzatooo un fiumeee di sborraaaaa
il marito era al culmine
– Amorreee sborrroooo sborrrooooooo!!!!
la fica di Bruna fu inondata di caldo sperma , quella sensazione le fece raggiungere un altro orgasmo
– AAAAAA SIIIII SBORRAMIII DENTROOOOOO FINALMENTEEE UN BEL CAZZOOOOO!!!!!!!!!
continuò a cavalcare fino a quando il cazzo non si smosciò.
Si lasciò cadere esausta sul divano , i suoi piedi finirono sul cazzo colante del marito , lo accarezzava con la pianta di un piede e disse sorridendo
– Sei propio un porco pervertito …..quanto ti piacerebbe se lo facessi davvero??
lui
– Non lo so se res****rei o se impazzirei di gelosia, ma mi arrapa tanto immaginarti fare certe cose….
poi guardò i piedi della moglie sul suo cazzo
– Avrei preferito che lo facevi sborrare sui tuoi magnifici piedi , magari segandolo con loro….
lei maliziosa
– Bell’ idea…..magari domani a quel cazzetto glielo faccio……
il marito si mise a ridere , ignorando che tutto quello che gli aveva raccontato Bruna era successo realmente , e che sicuramente il giorno successivo i suoi piedi avrebbero segato il giovane stagista , che li avrebbe ricoperti di calda crema bianca .
Lo stagista
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