La Puttana -Seconda e ultima parte-

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Da un po di tempo facevo straordinari per pagare la puttana che ogni tanto visitavo per sfogarmi.

La scopavo sempre con vigore, ero anche riuscito a fotterla nel culo, facendola urlare.

Una sera, però, lei mi disse che non poteva e che doveva lavorare fino a tardi, e che per un po’ sarebbe stata molto impegnata, io allora andai nella discoteca dove lavora Nuri, un mio amico che fa il barman.
Stavo parlando con lui mentre entra lei, la puttana, insieme a 4 amiche, una più gnocca dell’altra.

Brutta troia, mi aveva detto che aveva da lavorare, invece la trovo qui a zoccoleggiare con quel vestito blu aderente che in un attimo me lo fa venire duro!

Corro verso di lei, Nuri mi raccomanda di non fare casini, io la raggiungo e le dico:
&#034Troia, che ci fai qui?&#034

Le sue amiche subito mi insultano e mi dicono &#034che cazzo vuoi da lei eh!?!?!?&#034

Ma lei, per paura che dicessi cosa facesse per arrotondare mi allontana e iniziamo a parlare:
&#034Scusa,avrei dovuto essere sincera e dirti..&#034
&#034dirmi un cazzo, io ho voglia di scopare, dai, infiliamoci in bagno!&#034
&#034No, ora no, ti prego&#034
Iniziai a baciarla, lei si sciolse e la portai nel bagno degli uomini, si inchinò e mi prese il cazzo in bocca, ma io avevo troppa voglia, la presi la girai ed iniziai a fotterla.

&#034Ahhh ti prego Ahmed, non così forte, ahia mi spacchi tutta!!&#034
&#034la prossima volta mi dici la verità troia!&#034
&#034Ti prego, mi stai sfondando la figa!&#034
&#034Bene&#034 dissi, &#034dammi il culo!&#034
&#034No, il culo ancora no, mi hai fatto malissimo!&#034
Estrassi il cazzo, sputai sul suo buchino e imputai l’asta, lei si era irrigidita e io la sculacciai:
&#034Stai rilassata troia, altrimenti ti faccio ancora più male!&#034
&#034Ahia, oooh ti prego fai piano, è troppo grosso! oh mamma mia che cazzo!&#034
&#034Ah ora ti piace eh!?!?&#034
Aumentai ancora il ritmo, volevo che soffrisse e non che godesse, dovevo umiliarla, ma lei più veniva maltrattata e più godeva, capii che era questo quello che voleva da me, ESSERE TRATTATA DA ZOCCOLA.

Nel frattempo alcuni uomini che erano in bagno si fermarono sentendo le grida della zoccola, e mi immaginavo gli sguardi arrapati di quei uomini, io dissi:
&#034Troia, guarda quanta gente ti vede, troia!&#034
&#034No, ahhh, si, si, fammi male, ahhh!&#034
La presi per i capelli, spettinandola, ero vicino a sborrare, di solito le venivo dentro, ma per punirla decisi di estrarre il cazzo e sborrarle sul suo vestito blu.
&#034Stronzo! il mio vestito preferito!!&#034
&#034La prossima volta non mi dici una cazzata!&#034
&#034Ma io non volevo vederti perché mi sto innamorando di te, del tuo odore, della violenza con cui mi prendi, nessun uomo è mai stato come te, volevo dimenticarti!&#034

&#034Fai come vuoi, io ora sono sazio, vattene!&#034

Lei se ne andò, era spettinata e aveva il vestito sporco di sperma, le sue amiche corsero a vedere come stava, lei disse che da un po’ di tempo frequentava un ragazzo di colore, che sarei io, e che si era innamorata.

Tra le sue amiche c’era Elisa, una bella cavallona di un metro e ottanta con due belle tette, che disse: &#034ma te la facevi con quel negro! perché, meriti di più!&#034 beh, lei verrà scopata da Nuri, ma questa ve la racconterò in un altro racconto.

La puttana non l’ho più vista, forse ora nei suoi annunci non scriverà più &#034solo italiani.&#034

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