Sono Manuela, soppranominata "Manuelatuttopepe" visto il mio carattere libertino e indipendente.
La svolta della mia vita è arrivata una domenica di primavara durante una gita sul lago d’Orta .
Sono di Milano dove faccio la pettinatrice, e quella domenica essendo sola inforco la mia moto per una gita al lago.
Lì ho conosciuto Marco, un bel fustacchione simpatico, abbiamo legato subito, complici le nostre moto, passando un pomeriggio davvero piacevole, ci siamo scambiati i numeri di cellulare con la promessa di sentirci e così è stato.
Domenica dopo domenica è cominciata la nostra storia, stavamo bene insieme, anche sessualmente, Marco è un amante fantastico, ha capito subito i miei appetiti e i miei gusti sessuali assecondandomi in tutto.
Dopo un anno abbiamo deciso di convivere e decidiamo per il lago, troviamo un appartamentino e un negozio , così io posso continuare l’attività, mentre lui il suo lavoro di idraulico continua ad esercitarlo dato che abita nei dintorni.
Ormai sono passati due anni, due anni di amore infuocato, abbiamo aggiunto qualche pagina al Kamasutra, volevamo qualcosina in più prima che il fuoco cominciasse a calare, insomma ci sarebbe piaciuto aggiungere una terza persona nel nostro letto, eravamo indecisi se uomo o donna.
L’occasione si presenta un pomeriggio, in negozio da me entra una bella signora, un tubino nero a fasciare un corpo da favola, mi chiede una messa in piega e la faccio accomodare e inizio a lavarle i capelli
Mi dice che è qui sola, in vacanza per qualche giorno per cercare di dimenticare una storia finita male, in cui lei credeva molto ma non è stata capita.
Alla sera, specialmente su settinana qui c’è poco da fare, così la invito a passare una serata da noi, accetta volentieri e si presenta puntuale la sera dopo.
Gli presento Marco, ho visto i suoi occhi luccicare, ci accomodiamo in salotto, beviamo qualcosa, discutiamo di cose abbastanza banali e complice anche l’alcol in discorso cade inevariabilmente sul sesso, mi avvicino a lei e le sussurro
"Ti piace Marco?"
"Se devo essere sincera me lo farei subito anche davanti a te"
"Prego accomodati però non dimenticarti che ci sono anch’io"
"Tranquilla mi piaciono anche le donne"
.Parte all’attacco, si avvicina a Marco e mentre lo bacia in bocca con una mano gli slaccia i pantaloni, estrae il cazzo e parte con un pompino, io osservo la sua maestria, mi avvicino, le infilo una mano sotto la gonna per cercale la figa ma mi ritrovo un cazzo, e che cazzo, come la prenderà Marco?
Ci ritroviamo nudi, Marco sdraiato io sopra di lui a farmi leccare mentre lei continua con il pompino, voglio provarlo anch’io quel cazzo, la faccio girare e ci ritroviamo sdraiati a cerchio con Marco che mi sta leccando la figa, io con in bocca il cazzo di Carla e lei che spompina Marco.
L’eccitazione sta salendo, voglio qualcosa in corpo, voglio il cazzo di Carla, lo voglio nel culo, lo dico, faccio sdraiare Carla mi accovaccio su di lei di schiena e lentamente il mio culo lo ingoia, godo, godo, mi manca un cazzo in figa, ci pensa Marco ad accontentarmi, mi ritrovo piena, i miei muscoli della figa cominciano a cedere, mi bagno all’inverosimile, urlo il mio godimento, mi manca un cazzo in bocca, sarà per la prossima volta, l’estasi è totale, non resisto e squirto sul cazzo di Marco che mi sta chiavando.
Anche loro non resistono più, li sento pulsare dentro di me, gli chiedo la sborra in bocca, voglio bere il loro miele voglio riempirmi lo stomaco dopo essere riempita in figa e culo, mi accontentano, neppure una goccia è stata sprecata.
Un solo rimpianto, Carla in giorno dopo è partita ma sono sicura che serate come questa si ripeteranno.
Me lo ha chiesto Marco.
La nostra prima esperienza
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