– Mettiti qualcosa di carino che ti porto a scopare questa sera!
Laura non accenna alcuna reazione e non dice nulla mentre si volta diretta verso la camera, ma i suoi occhi brillano eccitati. Sparisce per una buona mezz’ora poi torna vestita in modo apparentemente normale: camicetta grigia, gonna aderente e corta sopra un paio di stivali al ginocchio, l’unica nota di trasgressione è un collare in seta che fascia il suo lungo collo.
– Sono pronta! – afferma.
Mentre cammina dinanzi a me la studio nel tentativo di scoprire i suoi segreti, mi domando cosa ci sia sotto l’apparente normalità di un abbigliamento sexy ma non provocatorio quanto il solito. Osservandole la schiena non si notano le spalline del reggiseno, ma la camicetta è larga e morbida tanto da mascherare anche l’ondeggiamento del seno. Il sedere, splendido quando fasciato così stretto, non mostra segni di slip, ma potrebbe avere indossato uno string. Di certo le calze sono autoreggenti, quando allunga il passo la gonna sale sino a mostrarne il bordo. Sì, è eccitante e sa muoversi in modo da risvegliare l’a****le che si nasconde sotto la razionalità di un uomo. Noto che ha tenuto i capelli sciolti dopo averli pettinati lisci, solo quando è decisa a superare ogni limite si concia così. Una certa idea inizia a farsi strada nella mia mente, ma voglio attendere di cogliere ancora qualche dettaglio.
Saliamo in macchina e metto in moto mentre lei si allaccia la cintura, stranamente non mi ha posto ancora alcuna domanda, è stranamente remissiva questa sera, pare non provi alcuna curiosità. Lo scopo della serata le è noto, ma attendevo qualche domanda sul luogo e sulle modalità. Questo suo accettare senza riserve il mio presunto piano stimola la fantasia. Penso d’immaginare cosa vuole.
Pochi minuti più tardi siamo nel locale che frequentiamo da tempo.
– Hai voglia di ballare? – le domando.
– Sì, perché no? – risponde laconica lei
– Vai allora. – le indico la pista – Al centro e muoviti in modo sensuale.
– Come sempre! – si allontana strizzandomi l’occhio.
La osservo per un istante, studio quasi morbosamente come si muove per cogliere il suo stato d’animo quindi mi dirigo verso un gruppetto di maschi al bancone. Alcuni di loro sono vecchie conoscenze, altri nuovi attirati dalla fama del locale. Li saluto mentre ordino da bere poi annuncio:
– Bene, signori: l’asta è aperta!
Indico Laura al centro della pista e attendo.
Come se lei avesse compreso le mie intenzioni, proprio in quel momento si lascia prendere completamente dalla musica ed inizia a muoversi in un modo talmente eccitante che si fa il vuoto intorno a lei.
I vecchi conoscenti la osservano con attenzione mentre i nuovi guardano me stupiti ignari del gioco.
Arrivano le prime offerte, sono cifre che Laura troverebbe gratificanti.
– Signori!! Avanti mi aspetto di più da voi. Semplice denaro in cambio di quello splendido corpo?
Guardatela. Osservate come muove i fianchi, ammirate le lunghe gambe fasciate in quegli stivali simbolo di un’innata tendenza alla trasgressione. Immaginatela sotto di voi… o sopra, secondo le vostre preferenze.
Si fa il silenzio mentre tutti la guardano ballare, poi qualcuno rilancia, alza la cifra.
– L’offerta è buona. Qualcuno rilancia?
– Tremila! – una voce giunge alle mie spalle.
– Tre e mezzo! – un’altra.
– Quattro e la mia donna!
Mi volto avendo riconosciuto la voce, si tratta dell’ex di Laura.
– Quale donna? – gli domando.
Lui sorride e m’indica una splendida bruna dietro di lui.
– Vuoi pagare per farti una tua ex?- domando stupito.
– Voglio averla così per almeno una volta, voglio usarla per almeno una volta.
– Capisco… Parliamone.
Lasciamo il gruppetto deluso e ci spostiamo ad un tavolo mentre la sua donna rimane in disparte, evidentemente ama anche lei il gioco, sa che è diventata merce di scambio.
– Quattro più lei? – domando per conferma.
– Sì, a patto di poterle fare cosa voglio.
– Si può fare…
– Non mi chiedi cosa?
– Stavo per farlo. – aggiungo mentre termino di sorseggiare il mio drink.
– Le voglio sfottere il culo! – ammette lui
– Sempre elegante nelle tue affermazioni… di che vuoi penetrarla analmente!
– Il concetto è sempre quello! – ammette sorridendo.
Conosco Gianni da anni, ma non mi aspettavo che fosse lui il cliente di Laura.
– E alla tua che posso fare?
– Tutto!
– Fammi capire. Mi proponi la tua donna più quattromila euro solo per aprire il sedere di Laura?
Gianni si raccoglie per un lungo istante, poi ammette:
– Non posso spiegartelo con semplici parole, ma la nostra relazione è stata lunga e complicata. Laura è cambiata parecchio da quando ci siam lasciati e… la voglio usare adesso. Una specie di rivincita su di lei.
– Lascia stare, non ho nulla su cui basarmi per capire. Mi basta la tua affermazione.
Aspettami qua.
Ora si trattava di spiegare a Laura il mio gioco. La raggiungo in pista e la porto in disparte.
– Ricordi perché siamo qui?
– Certo! Ero in attesa.
– Ma questa sera ho pensato ad un giochino nuovo…
– Quale? – domanda lei immediatamente rivitalizzata.
– Secondo te… tra questi uomini che vedi… ci sarebbe qualcuno disposto a pagare per il tuo corpo?
Laura mi guarda con occhi spalancati dallo stupore, quindi ammette:
– Sì… penso di sì.
– E ti piacerebbe essere messa all’asta?
Ti eccita l’idea?
Laura pare avere un cedimento di gambe.
– Oh! Sì… mi eccita!
Vendimi… ti prego!
– Già fatto!
Lei tace per un momento, poi si riprende e mi fissa eccitata.
– Stronzo! – dice sorridendo – A chi mi hai venduto?
– A lui! – ammetto indicando Gianni
– Lui?
– Sì!
– E paga per venire a letto con me?
– Sì, quattromila euro!
Laura fissa Gianni a lungo poi ammette:
– Sono felice di farmi pagare da quel bastardo!
Se lo merita!
– Ti paga per scoparti senza alcun limite.
– In che senso?
– Vuole il tuo bel sederino…
– Solo questo?
Laura riesce sempre a sconvolgermi. Senza aggiungere altro si volta e s’incammina verso il nostro amico. Non le ho accennato il particolare della donna di Gianni aggiunta sul prezzo, non mi pareva il caso. Ora Laura è sessualmente eccitata dal fatto d’essere stata messa in vendita e dalla possibilità di vendicarsi di un suo ex amante. Non riesco ad immaginare cosa sarebbe nato da questo micidiale insieme di sensazioni.
Mentre mi avvicino al tavolo li vedo parlare pacatamente, appena li raggiungo Laura si alza e mi comunica:
– Noi andiamo sopra. – alludendo alle camere disponibili al piano superiore.
Prende per mano Gianni e se ne và. In quel momento si avvicina la donna di Gianni, ci presentiamo e scopriamo immediatamente di provare la stessa curiosità. Prima di concederci del tempo per noi vogliamo vedere cosa combineranno quei due.
Le stanze di quel club sono aperte, nel senso che sono divise solamente da pesanti tendaggi, è sempre possibile osservare coppie o gruppi in azione. Tutto sommato l’esibizionismo sta alla base di questo genere di gioco. Ci sistemiamo nel separé vicino a loro e scostiamo il divisorio in tempo per scoprirli già nudi sul letto.
Laura ha tenuto indosso gli stivali e, come immaginavo, le calze autoreggenti. Non vedo traccia della sua biancheria in terra o sulle sedie. Solamente la camicetta e la gonna sono stese in ordine. Immagino sia uscita senza nulla sotto e questo mi fa comprende quanta voglia aveva di concedersi un gioco eccitante per quella sera, spero solamente di non aver frainteso il livello di perversione che sognava.
La donna di Gianni m’invita a sedermi su di una sedia che ha spostato nei pressi della tenda, quindi si accomoda sulle mie ginocchia per spiarli insieme.
Le uniche parole che percepiamo sono quelle di Gianni mentre avvicina il membro alla bocca di Laura che lo attente inginocchiata sul letto.
– Succhia! Guadagnati la paga.
Laura silenziosamente bacia la lunga asta prima di aprire la bocca ed ingoiarlo.
Non posso fare a meno d’ammirare lo splendido corpo che mette in mostra incavando il ventre mentre spinge in avanti il busto, tutti gli sforzi fatti in palestra negli ultimi mesi mostrano i loro frutti. Laura lo sa, è conscia della propria figura, di certo ha passato ore a studiarsi allo specchio con occhio critico valutando il modo migliore di porsi, gli atteggiamenti in grado di valorizzare le curve invitanti del suo corpo. Ora mentre succhia apparentemente ispirata il sesso del suo ex amante sta recitando una parte provata e riprovata sino alla nausea. Il risultato è sconcertante e mi ritrovo con gli occhi fissi su di lei. Ad un certo punto pare accorgesi di qualcosa e guarda nella nostra direzione, punta gli occhi su di noi senza vederci grazie alla penombra. Sente il nostro sguardo eccitato, allora mugola ed ingoia completamente il membro di Gianni per poi lasciarlo uscire lentamente. Ripete l’operazione e fissa nuovamente nella nostra direzione.
– È una donna davvero molto bella… sei fortunato!
Mormora la ragazza di Gianni mentre si sistema meglio sulle mie ginocchia. Senza rendermene conto avevo infilato una mano sotto la sua gonna e le stavo massaggiando dolcemente l’interno delle cosce. Colto di sorpresa dalla sua affermazione rimango per un attimo indeciso poi le confesso:
– Sì, sono fortunato ad averla come amica.
Lei si volta lentamente verso di me distogliendo l’attenzione dai due sul letto, mi fissa negli occhi poi mi domanda:
– Non è la tua ragazza?
– Non l’ho mai detto!
– Ma Gianni pensa stiate insieme voi due!
– Siamo amici da tanto di quel tempo che oramai una relazione sarebbe impossibile tra noi.
– Allora… allora non stiamo facendo uno scambio di coppia!
– Tecnicamente no. – ammetto
Lei pare sconvolta dalla scoperta, per un istante temo voglia andarsene, invece torna a voltarsi verso la stanza con i due. Mentre osserva Laura che si lascia penetrare ripetutamente la gola mi domanda:
– Ma davvero non te la sei mai….?
– Vuoi sapere se siamo stati a letto insieme io e lei?
– Sì, non ci credo che non l’abbiate mai fatto.
– Sì, lo abbiamo fatto.
– E quando? – domanda la ragazza sempre più incuriosita.
– Tempo fa… – rispondo vago.
– Quando stava con lui? – domanda indicando il suo uomo nel letto con Laura.
– Sì… è capitato anche allora.
Lei tace, non oso sfiorarla in quel momento di rivelazioni, però non si alza dalle mie ginocchia.
– Taci! – mi chiede come se avessi parlato sempre io – Stanno per farlo.
Sposto il viso a lato delle spalle della ragazza e vedo Laura che si stende sul letto ed apre le gambe. Gianni si è inginocchiato dinanzi a lei e punta deciso il membro verso il pube. Il tempo pare fermarsi mentre i due si studiano, poi Laura dice:
– Avanti… prendimi!
Gianni si china leggermente in avanti e preme il pene sulla vulva che si apre accogliendolo. Penetra Laura che geme soddisfatta mentre serra forte gli occhi.
– Non devi godere… ti pago per scopare.
– Tu non riusciresti a farmi godere, non ci sei mai riuscito veramente.
Una frase che mi sconvolge e che non avrei mai pensato di sentir dire dalla mia amica a nessun uomo. Una confessione del genere ad un ex amante dovrebbe smontare qualsiasi erezione, invece Gianni spinge con più forza, con dei decisi colpi di reni penetra ripetutamente e con violenza Laura che lo accoglie facilmente. La vedo fissare alternativamente il proprio ventre e gli occhi di Gianni, si lascia sbattere senza dire nulla, senza gemere, senza ansimare.
– Quei due non si stanno amando… Gianni pare volerla squartare e lei gli sta dicendo: “sbattimi pure tanto non ti sento”
– “L’aprirà” – penso, però sussurro – Sono due ex amanti che regolano i loro conti…
– Già! – ammette lei – Però tornando al nostro discorso di prima… – dice voltandosi verso di me – Te la sei fatta quando stava con Gianni…
– Sì, è successo! – ammetto
– Quindi, ti fai tutte le sue donne mentre stanno con lui. – afferma.
– Non tutte…
– E… questa donna?
Non mi lascia il tempo di rispondere, rapidamente si volta e si mette a cavallo delle mie gambe, avvicina il volto al mio e chiude gli occhi. Ci baciamo mentre le mani iniziano ad esplorare un corpo ancora sconosciuto. La sento piacevolmente ispirata, bacia con passione mentre strofina il pube contro il mio sesso eccitato dalla situazione più che da lei… per ora.
– Facciamolo qua, mentre li guardiamo! – propone
– Sei più perversa di me!
– Sono una donna! – ammette.
Si solleva e si sposta di un passo per slacciarsi la gonna. Ho da un lato la visione della sottana che scende lungo le spettacolari gambe della ragazza e dall’altro Laura carponi sul letto che offre le terga a Gianni intento a muoversi in lei con la ferma decisione di vendicare dei torti che non conosco. Noto che la sta ancora prendendo vaginalmente, il sedere di Laura è ancora integro ma per poco se Gianni intende andare a fondo, in tutti i sensi, nel suo piano.
Sposto lo sguardo, la ragazza si sta sfilando gli slip. Rimango colpito dal pube depilato come quello di Laura. Mentre si sfila la maglietta noto che il suo corpo non ha nulla da invidiare a quello di Laura. Completamente nuda s’inginocchia dinanzi a me e apre la patta dei calzoni, quindi me li sfila. L’aiuto e mi levo la biancheria quindi mi denudo il petto. Lei fissa il mio membro, sorride poi scende a bocca aperta per prenderlo. Sono troppo eccitato ma non posso perdermi questa sensazione. La lascio fare e torno a spiare la mia amica.
Gianni è chino su di lei sempre carponi, si tiene il membro con una mano e spinge lentamente. Non devo sforzarmi per immaginare dove lo stia puntando. Vedo che dice qualcosa nell’orecchio di Laura la quale stringe i denti e serra gli occhi. Improvvisamente vedo Gianni avanzare ed entrare completamente in lei, Laura si lascia sfuggire un gemito di dolore ma subito noto il suo viso distendersi e modificare l’espressione in una di piacere. Intanto la donna di Gianni sta per farmi perdere la ragione tanto è abile.
– Fermati! – la prego – Vieni qua!
Lei allontana il viso dal mio sesso con un sorriso malizioso, si alza in piedi e si pone dinanzi a me a gambe aperte. La fisso mentre prendo in mano il membro troppo sollecitato e lo trattengo verticale.
– Vieni! – la invito indicando con lo sguardo il pene
Lei avanza, divarica le gambe e si pone sopra il membro, si appoggia alle mie spalle e scende. Le sono immediatamente dentro: è eccitatissima, aperta e capiente. Non emette un gemito, non vuole farsi sentire dagli altri due che ansimano rumorosamente nell’altra stanza. Scende sino in fondo per poi cercare ancora i miei baci. Con le labbra unite e le lingue che si contendono lo spazio ognuna nella bocca dell’altra iniziamo a muoverci. Tramite il bacio ci scambiamo parte del piacere che reciprocamente ci diamo senza lunghe corse ma semplicemente con mie spinte e suoi ancheggiamenti. Vorrei stimolarla di più ma non riesco a raggiungere il pube con la mano, è troppo premuta contro di me, allora le stringo con forza i glutei. Ha un seno magnifico, lo sento premere con forza sul mio petto, le nostre pelli s’incollano tra loro, non riusciamo a separarci. Lei ancheggia con movimenti sempre più ampi, la sento chiudersi ritmicamente contro il mio membro mentre ogni suo muscolo si tende. Improvvisamente la sua lingua si ferma, rimane immobile mentre respira il mio fiato e freme. Percepisco delle regolari e ritmiche contrazioni nel suo ventre: sta godendo. Mi afferra il capo e lo trattiene per spingere con forza le sue labbra contro le mie, non vuole urlare e tenta di spegnere dentro di me i gemiti che non riesce a trattenere. Pensavo d’essermi eccitato con la visione di Laura ma lei è più eccitata di me.
– Scusa… scusa… non c’è l’ho fatta!
– Scusa perché – le domando
– Non ti ho aspettato!
– Rilassati!
La tengo stretta contro di me mentre le bacio le labbra dolcemente. La sento aprirsi lentamente mano a mano che si rilassa.
– Solo un minuto e sono nuovamente pronta. – promette mentre si alza per farmi uscire.
– Guardiamo quei due cosa stanno facendo ora. – la invito
Lei torna a sedersi sulle mie ginocchia e scosta un altro po’ le tende. Questa volta il nostro contatto, al di là della nudità, è più intimo. Lei spinge il sedere sin contro il mio membro per sentirlo sulla pelle.
La nostra attenzione è attirata dai mugolii sordi di Laura e dal respiro di Gianni.
Laura è stesa su di un fianco e guarda con aria di sfida Gianni, solleva una gamba poi lo incita:
– Continua… o non c’è la fai più?
Lui punta nuovamente il membro sull’ano e spinge.
Conosco Laura e so leggere nei suoi occhi. A dispetto di quanto vuol far credere al ragazzo sta godendo. Dissimula il piacere assumendo uno sguardo duro ma non può nasconderlo a me. Mi stupisco che anche Gianni non lo colga dopo la loro relazione. Mentre lui le viola le viscere la vedo godere. Lui spinge con forza e lei urla, può apparire uno sfogo di dolore ma il viso dice altro, la vedo chiudere gli occhi e concentrarsi: sta per venire. Laura riprende fiato e guarda nella nostra direzione, poi solleva una gamba fasciata dallo stivale e reclina il capo. Serra gli occhi e capisco che è in preda all’orgasmo. Gianni si muove incurante, è dietro di lei e non la può vedere. Laura non geme, non dice nulla, gode ed è bellissima. Ha un orgasmo breve, forse limitato dalla volontà di non concedere a Gianni la soddisfazione di vederla godere.
– Le ha sfondato il sedere! – costata la ragazza
– Sì, questa era il suo desiderio… piace anche a te? – domando infine
– Mi piace… ma vorrei ancora sentirti nel ventre… la prossima volta forse…! – ammette
Mentre confessa le sue preferenze solleva il sedere e lo porta verso di me, prontamente guido il membro sulla vagina e lei scende. Mi riprende dentro dandomi le spalle questa volta. Vuole osservare i due mentre godiamo. Ora si muove più decisa, si solleva per poi scendere in modo da farmi scorrere tutto dentro di lei. Le afferro il seno e la guido indicandole la velocità che meglio mi consente di sentirla. Siamo in sintonia, ci muoviamo insieme ancora una volta nonostante sia il nostro primo incontro.
Riusciamo a vedere i due nell’altra stanza. Uniti nel nostro amplesso, stimolati nei sensi dai nostri sessi uniti, siamo spettatori di un coito ancora più trasgressivo. La situazione ci eccita, tanto che se avvicino le mani alla vulva della ragazza lei mi allontana temendo un nuovo ed improvviso orgasmo.
Nell’altra stanza Gianni è uscito dalle viscere di Laura, è paonazzo in viso e chiaramente non regge più.
– Bevi! – ordina a Laura
Lei comprende, s’inginocchia e aspetta.
Gianni, in piedi, le offre il membro che lei inizia a succhiare. L’orgasmo di Gianni è immediato, viene sul volto di Laura e nelle sue labbra. Il seme inizia a colare dalla bocca della mia amica, le scende sul senso, sul bacino, sulle gambe. Ha il viso imbrattato ma continua a fissare con sfida l’uomo.
Questo è quanto attendeva la ragazza di Gianni. Ora che ha visto il suo uomo venire nella gola di un’altra si lascia andare. Con una mano richiude maldestramente il pesante tendaggio poi si lascia cadere contro di me.
– Toccami ora!- mi prega
L’accontento, sono troppo avanti e voglio regalarle un altro orgasmo.
Lei si muove a fatica, la trattengo premuta su di me con una mano aperta sul ventre mentre con l’altra la stimolo.
Ho un dubbio ma non riesco ad esprimerlo poiché percepisco il suo orgasmo arrivare. S’irrigidisce, inarca la schiena per un lungo istante poi crolla, geme e si lascia sfuggire un urlo prima di sollevare la schiena da me per saltare sopra il mio membro. Cerco invano di trattenerla, sono troppo vicino al piacere per controllarmi. La stretta delle mie mani sui fianchi, finalmente, le indica il mio stato.
– Riempimi!
L’accontento.
Cedo il controllo e vengo dentro di lei.
Quando ci rivestiamo l’altra stanza è vuota, Laura e Gianni sono già usciti. Li ritroviamo di sotto, ognuno ad un tavolo diverso. Accompagno la donna, la mia amante di una sera, dal suo uomo; Gianni ha l’aria soddisfatta, ha realizzato un suo sogno di vendetta ma forse non sa d’aver concesso lo stesso sogno alla sua vittima. Non importa, non sarò certo io a deluderlo. Prima di salutarci mi porge una busta.
– Questo è quanto devo, il resto mi pare sia stato pagato da lei. – afferma osservando il viso stravolto della ragazza.
– Ma vai sempre in giro con questa somma in tasca… in contanti?
– No, ma sentivo che questa sera mi sarebbero serviti.
– Non sono miei, sono di Laura… devi darli a lei. La mia parte l’ho già avuta. – dico sorridendo alla ragazza che ricambia.
– Fallo tu per me, non costringermi a pagarla di persona… – mi prega Gianni.
– Bene, lo farò io. Ma dimmi… – gli domando prendendolo in disparte – ne è valsa la pena?
Gianni pare chiudersi in sé stesso, poi ammette.
– Non lo rifarei, ma n’è valsa la pena… trattarla come una puttana è stata la mia più grande soddisfazione dopo che mi ha lasciato.
Saluto i due e mi dirigo verso Laura, mentre infilo nella tasca posteriore la busta percepisco la presenza di un foglietto. Senza farmi notare lo estraggo: è un biglietto da visita che riporta un nome ed un numero di telefono. Solo in quel momento mi accorgo d’essermi già dimenticato il nome della ragazza: “Claudia”.
Raggiungo Laura ed usciamo insieme dal locale. Per tutto il viaggio lei resta in silenzio, apre bocca solo per invitarmi su da lei per bere ancora qualcosa.
– Grazie! – dice appena varcata la soglia.
– E di che?
Piuttosto metti al sicuro questi.
– Cosa sono?
– I quattromila che ha pagato Gianni per sfondarti il ….
– Già… tienili tu!
– No, sono tuoi, te li sei guadagnati. Io la mia parte l’ho già avuta.
– La tua parte?
– Sì, la donna di Gianni… Claudia!
– Te la sei fatta?
– Sì, mentre guardavamo le vostre evoluzioni.
– Porco!
– Porca!
Non sono io che mi son fatto sfondare il… solo per vendicarmi di un mio ex..
– Però sono stata brava, vero?
– Bravissima!
… e sei sempre più bella! – ammetto.
– Com’è la donna di Gianni? – poi senza attendere la mia risposta aggiunge – No, lascia stare non voglio saperlo.
– Sì, è meglio… devi chiuderla quella storia.
– Hai ragione! – Laura tace per un attimo poi propone – Ho un idea: bruciamoli insieme questi soldi, in parte li devo comunque a te, facciamoci un viaggio… io e te.
– Io e te?
– Sì, noi due.
– Da buoni amici? – domando
– Chissà? – termina lei enigmatica.