………………………………………… Signora Enrica del quarto piano ha bisogno delle iniezioni, gli è stato fatto il mio nome dalla vicina, mi dice “ io sono incapace di fare delle punture, cercavo qualche anima pia capace per farle.”……………………………………………………….
Dopo una lunga settimana, è arrivato il benedetto sabato, tutto dedicato a me. Ancor prima di alzarmi, in casa mi ha preceduto la mamma si prepara per andare al lavoro, sento un profumo di caffè vado diretto alla fonte; trovo mamma il reggiseno e a maglia della pelle che lo versa nelle tazze, si gira “a sei qui, non ti ho sentito rientrare ieri sera”—“erano le dieci e mezza”… lei.”ho un mal di schiena”…io.. “prendi due bustine”..lei “..vedo se mi passa, altrimenti telefono alla dott.a Ferrari”… io..”ok”.. lei “cosa fai alzato presto?”…. “devo andare dal barbiere, cambiare l’olio allo scooter e lavarlo”….Mentre sono in garage che finisco di sistemare lo scooter vedo scende Paolo che, mi informa, “questa mattina ha rimesso, sarà lo yogurt che ha mangiato”—io—“può essere”..lui..”mi hanno chiamato in ufficio perché mi sono dimenticato che oggi c’è una riunione e non posso mancare, la chiave l’ho messa al solito posto. Sali mi fai un piacere.”
…..Ero autorizzato…………………….
doveva essere un sabato tranquillo,in un baleno finisco la sistemazione, salgo in casa mi faccio una doccia, anche per togliermi i cappelli, infilo un paio di jeans ed una camicia, mentre sono sulla porta un sms “Nunzia: posso venire sono vicina” ….io….”ok, ti aspetto” il cellulare squilla, Mamma” ho parlato con la Ferrari mi ha detto di fare del Dicloreum e Muscoril non insieme” ….io… “Vado in farmacia”—Lei—“No, per il momento mi da dei campioni”
Mentre sono al telefono suona Nunzia apro; una ragazza diversa di ieri veste una gonna nera lunga con davanti una cerniera lampo che può essere aperta a piacimento,una camicetta bianca sotto un reggiseno nero,collant neri a rete con degli stivaletti con tacco alto, un giacchetto di pelle nero completa il tutto,…io… “caspita, che gnocca”,entrando mi chiede di poter andare in bagno, io “vai pure sai dove”, nel mentre senza aspettare preparo il medicinale, sento scaricare a cassetta del wc, Nunzia esce con la mano destra in mezzo alla gonna per non rivestirsi viene in camera e si distende sul mio letto, non mi resta che alzargli la gonna una stupenda visione, un sedere bianco come il latte, si notava solo il puntino leggermente arrossato della puntura di ieri. Massaggio la natica sinistra, “Nunzia, facilmente può essere che sia più dolorosa di ieri” –“Non farmi male” mentre si rivolgeva a me, –io..“Finito” e lei “dai mi prendi in giro”—“già fatta” . Dopo essersi riposata alcuni minuti sul letto, si è alzata rivestita e “Domani, quando posso venire?” ..—“Quando vuoi te”.
Accompagnandola alla porta sono salgo al quarto,a nche se ero al corrente di dove avrei potuto trovare la chiave, suono Enrica mi viene ad aprire con addosso vestaglia e camicia da notte, fingendomi incurante della tenuta "libertina" la saluto e comincio a preparare la medicina. Enrica: “Paolo è dovuto andare in ufficio” ….io… “Si, ci siamo incontrati in garage e mi ha detto salire appena potevo” mi provoca anche perché sa di essere libera. Terminata la preparazione della medicina, la invito a tirarsi un po’ su la camicia per poterle fare la puntura.
Lei “Andiamo in stanza da letto, nella posizione supina mi fa meno male”. appena dentro, Enrica si toglie la vestaglia alza la camicia da notte rimanendo nuda…–io "Come avevo già detto a tuo marito, io al suo posto sarei molto geloso nel sapere mia moglie nuda davanti ad un altro uomo". Enrica: "Tu, non sai mio marito è poco attivo in queste cose e spesso mi lascia insoddisfatta" ..io…" Beh, in ogni caso sono fatto di carne e trovandomi in una situazione così, potrei …….". Enrica..” dai, dai fammi la puntura” Finisco la puntura massaggio bene, mi ferma ancora. “Questa mattina alzandomi ho visto le lenzuola sporche di sangue, non vorrei che”
…. Io… Enrica, “metti un cuscino sotto la pancia, io butto la siringa e mi lavo le mani” Lei ha obbedito mentre ero in bagno ho preso un tubetto di crema,ne metto un po’ sul dito indice ed inizio a penetrarla, Lei anche se dolorante inizia a godere, “io chiedo, ti sei sforzata ieri sera” — “in effetti si” “mi raccomando non ti sforzare più, hai dei piccoli tagli, eventualmente si possiamo fare dei clisteri, sarà il tuo medico lunedì a decidere” …–Lei “nel caso ci posso contare su” “Certo”. Mettere un dito nel sedere non mi era mai successo, l’unico inconveniente che ne è uscito marrone.
Anna, mi telefona che ha finito di lavorare, e questo è un altro capitolo.