ECCO COME È NATO LORY CAVALCANTE

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Come ho già scritto nella breve presentazione nel primo post del mio Blog, Lorycavalcante84.blogspot.it Lory Cavalcante è il mio nome d’arte. In realtà il mio vero nome è Lorenzo D’Amico. Mi fu dato da un mio conoscente, Giacomo, un uomo di 52 anni che all’epoca, di tanto in tanto mi scopava. Era il tipico uomo solo che passava le giornate davanti alla tv a guardare i film porno. Di giorno faceva il muratore, alcune volte lo andavo a trovare anche sul lavoro. Anche se in paese sapevano un po tutti che mi piaceva il cazzo (non ne ho mai fatto mistero. Ho imposto le mie voglie fin da subito. Un po scioccamente forse…) lui non ha mai fatto cenno davanti ai suoi colleghi del fatto che mi scopava, si comportava come se fossi un amico qualunque. Forse si vergognava, aveva paura che gli altri lo deridessero, ma io credo che sia stato soprattutto per non mettermi in imbarazzo. Era un uomo buono Giacomo. Lo conobbi in una sala giochi che frequentavo nel pomeriggio. In quei mitici anni quando internet era ancora una cosa fuori dalla portata di molti ragazzi, è li che nascevano i miei incontri di sesso. Mi facevo un po usare da chiunque. C’erano anche allora gli sbruffoni che si divertivano ad insultare chi magari aveva i gusti diversi dai loro, ma c’è da dire che molti venivano da me a chiedere se glielo facevo mettere dentro. La prima volta che mi feci montare da lui, fu una sera d’estate. Stavamo tornando verso casa dopo la chiusura della sala giochi, facevamo sempre un tratto di strada insieme quando io non avevo altri programmi, e parlando del più e del meno, Giacomo portò il discorso a quelle strane voci che giravano sul mio conto nel locale. Confermai tutto, li dissi che mi piaceva fare sesso con i maschi, sentire il loro corpo sul mio e soprattutto farmi possedere, sentirmi fisicamente e psicologicamente nelle mani del maschio. In poche parole sentirmi un oggetto sessuale da sbattere come si vuole. Giacomo rimase in silenzio per un po, pensavo che lo avessi scioccato, anche se non ne capivo il perché, dopo tutto per me era una cosa normale, è la mia natura, invece stava cercando un modo più accomodante per dirmi che anche lui avrebbe voluto fottermi. 《Sai, le tue parole mi hanno colpito, non sono mai stato con un maschio, a dire la verità nemmeno a donne sono messo bene, ma penso che siano davvero fortunati i tuoi &#034amici&#034. Se solo fossi più giovane, magari potrei attirare la tua attenzione anch’io》. Mi sentii lo stomaco liquefarsi. Non so agli altri cosa succede, ho sempre voglia di cazzo ma quando mi sale davvero la voglia sento un piacevole formicolio nella parte tra l’ano e i testicoli, e sento la parte appena dentro l’ano come se pulsasse, questo mi succede anche tutte le volte che succhio un bel cazzo. Non so se dipendesse dal fatto che quel giorno non avevo scopato o perche Giacomo era un uomo che conoscevo da sempre perché aveva lavorato per un po di tempo con mio padre, fatto sta che le sue parole s**tenarono in me tutte queste sensazioni. 《Guarda che se ti va lo facciamo tranquillamente, a me piacerebbe un sacco e non preoccuparti per l’età perché sono stato con uomini anche più grandi》dissi. Eravamo arrivati nel frattempo davanti casa sua, gli altri giorni in quel punto le nostre strade si dividevano e io camminavo per un altro centinaio di metri fino a casa mia. 《Davvero? Anche a me piacerebbe e solo che non vorrei che tu lo facessi per non farmi rimanere male》 disse mentre infilava la chiave nella toppa e apriva la poeta. 《Se davvero ti va, quando vuoi lo facc…》 non li feci nemmeno finire la frase 《ora. Ho voglia adesso》li misi le mani sul l’addome e lo spinsi letteralmente in casa. Mi porto in camera da letto e mi disse di mettermi comodo nel frattempo che lui faceva una doccia. Li dissi che non c’è ne era bisogno, non era un uomo sporco. Ero seduto sul letto e avevo Giacomo difronte, ancora incredulo di quello che stava accadendo. Li dissi di spogliarsi e iniziai a fare lo stesso anch’io, lo vidi sgranare gli occhi alla vista del mio striminzito perizomino. Giacomo rimase solo con le mutande e si sdraió sul letto. Anch’io dopo essermi sfilato il perizoma, presi la boccetta del lubrificante dal marsupio e me ne spalmai un po nel mio buchetto fremente e salii sul letto avvicinandomi a Giacomo. Aveva il fisico come piace a me, robusto, con una pancia prominente e peloso. Un vero maschio. Li abbassai un po le mutande e mi si parò davanti agli occhi un bellissimo cazzo ancora moscio. Era abbastanza grosso e con il glande leggermente fuori. Mi inebriai del suo odore. Solo a chi piace il cazzo può capire: mi basta sentirne l’odore da svenire quasi dal piacere. Senza usare le mani lo presi in bocca e iniziai a sbocchinarlo. Lo sentii gonfiarsi pian piano nella mia bocca. Lui nel frattempo mi guardava, stava attento a non perdersi nemmeno un istante di quel Pompino. Di tanto in tanto lo masturbavo mentre li succhiavo e li leccavo le palle. Dopo un po mi mi sdraiai sul letto e lui continuò a scoparmi la bocca, finché in un sospiro con il suo cazzo ancora in bocca dissi 《scopami》. Allargai le gambe e lui fu subito sopra di me. Sentii il suo uccellone scivolarmi dentro senza difficoltà. Melo gustai in tutta la sua lunghezza. E dopo iniziò a stantuffarmi come un forsennato. Si vedeva che era da tanto che non scopava. Dava colpi possenti, si sfogava. Un altra persona magari si sarebbe spaventato ma a me piace essere scopato così, solitamente è in questo modo che rieaco a raggiungere l’orgasmo anale. Come se fosse un a****le. Prima era gentile, ma dal momento in cui me lo mise nel culo sembrava fosse diventato un altra persona, come se nemmeno mi conoscesse. Sentivo tutto il peso del suo corpo schiacciarmi, il suo sidore bagnare il mio corpo e sentivo il suo odore di maschio. Mi sentii davvero una puttana. Stavo impazzendo. Dopo un bel po di tempo sfiló il cazzo e si mise disteso a pancia all’aria tirandomi a se fino a mettermi a cavalcioni su di lui. Ricomincio a scoparmi violentemente e io ebbi il mio Bell orgasmo anale sporcandogli la pancia di liquido prostatico. Sentivo dai suoi gemiti che mancava poco a venire allora mi sfilai il cazzo dal culo e iniziai a succhiarlo dopo aver leccato tutto il liquido dalla sua pancia. 《Scostati sto per sborrare》.《vienimi in bocca》li sussurrai. Non feci quasi in tempo a finire la frase che mi ritrovai la bocca piena di sborra densissima, che inghiotii avidamente e continuai a succhiare quel fantastico uccello per un altra decina di minuti. Dopo di che ci rivestimmo e ci salutammo. Per me c’erano le vacanze estive, l’indomani mi sarei alzato tardi ma lui doveva lavorare. Anche quella sera tornai a casa col culo distrutto e col sapore di sborra ancora in bocca. La sera dopo lo rincotrai in sala giochi, mi avvicinai e li sussurrai 《 beh che ne pensi?》 Giacomo prese il suo portafoglio e da una tasca interna tirò fuori un ritaglio di giornale e me lo mostrò 《questa è Ursula Cavalcanti》disse 《e la mia attrice porno preferita, però tu hai il culo più bello del suo》《 allora da oggi per te sarò Roby Cavalcante》dissi 《avevo proprio bisogno di un nome d’arte per le mie porcate. E soprattutto da oggi sarò la tua puttana》.

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