Faccio il meccanico ormai da 10 anni, e fino ad una settimana fa questo lavoro mi disgustava.
Il mio capo era un vero bastardo, mi pagava una miseria per lavorare 10 ore al giorno.
Qualche giorno fa, mi chiamò per avvisarmi che sarebbe stato a casa e che sarebbe passata sua moglie per farmi riparare la sua auto.
Poco dopo infatti lei arrivò.
Non pensavo che quello stronzo potesse avere una moglie così figa.
Bionda, con un gran fisico, in minigonna bianca e magliettina blu.
Scese dalla macchina e venii verso di me.
Con fare arrogante mi disse che dovevo ripararle il guasto al cambio in 10 minuti.
Le dissi che non era possibile e che mi ci sarebbe voluta almeno un’ora.
Lei di tutto punto si incazzò e fece la voce grossa, si avvicinò ancora di più e mi disse se sapevo chi era.
Le risposi di sì, ma questo non avrebbe cambiato le cose e che mi ci sarebbe comunque voluta un’ora per aggiustarle la macchina.
Lei allora si mise ad urlare e dirmi che mi avrebbe fatto licenziare senza pensarci due volte.
A quel punto allora mi incazzai pure io, è la presi per il collo spingendola verso il muro.
Le dissi che non me fregava proprio niente se mi avesse fatto licenziare, e che suo marito era un grandissimo figlio di puttana.
E visto che lei era lì, decisi di riprendermi la mia rivincita.
Le misi una mano sulla gamba e gliela accarezzai andando verso l’interno coscia, e lei impaurita cercò di divincolarsi dalla mia presa.
Allora le presi la minigonna bianca e gliela strappai di dosso.
Poi le alzai la magliettina per vedere meglio quelle tette che prima si intravedevano…probabilmente senza reggiseno.
Lei continuava a dimenarsi e a comandarmi di smetterla, che me l’avrebbe fatta pagare cara e mille altre minacce.
Ma io continuavo quasi senza neanche sentirla.
Le tolsi anche la maglietta e rimase sono con quelle belle mutandine bianche.
Con una mano la presi per il fianco e me la sbattei sul pacco per farle sentire come si era ingrossato il mio cazzo, e con l’altra mano invece le palpai il seno.
Lei allora capendo cosa volevo fare, e iniziando a non essere più cosi sicura di si, mi disse che non voleva…che era sposata e mi pregava di lasciarla andare e che non avrebbe detto niente a suo marito.
Decisi di cogliere la palla al balzo, e le sfilai anche le mutandine…mi avvicinai al suo orecchio e le dissi di guardare giù.
Abbassò lo sguardo e io mi tirai giù la cerniera dei jeans e feci uscire la punta del mio cazzo già bello in tiro.
Le dissi che non poteva di certo lasciarmi in quelle condizioni e che se voleva che la lasciassi andare, mi sarei accontentato di una pompa ben fatta e che dopo avrei anche potuto lasciarla tornare a casa.
Per qualche secondo non disse niente…poi un po spaventata acconsentì.
Molto brava le dissi…
Ora accucciati e leccamelo bene, da brava…
Si accucciò e io mi tirai giù i pantaloni per lasciare libero il mio uccello.
Lo stava guardando dubbiosa…
Non sapeva cosa fare, ma sapeva di doverlo fare.
Allora lo prese con una mano e molto lentamente iniziò a massaggiarmelo…
Che goduria… Me lo menava avanti e indietro pian piano facendo crescere la mia eccitazione.
Poi ad un certo punto si avvicinò la bocca…tirò fuori la lingua e cominciò al leccarlo dalla base alla cappella, quasi con timore.
Dopo un po si fece più convinta e prese la punta in bocca…me la insalivò per bene e poi giù…
Mi stava spompinando per bene…sempre lentamente ma continuava ad aumentare la profondità…
Dopo poco il mio cazzo gli arrivava fino alla gola e non mi sembrava le dispiacesse troppo…anzi…sembrava iniziare a prenderci gusto.
Aveva aumentato anche la velocità con cui lo prendeva dentro e fuori
Decisi di prenderle la testa per stantuffarla meglio e spingerglielo più in profondità che potevo.
La sentivo avere quasi dei conati e appena glielo tiravo fuori era grondante di saliva…allora per pulirlo glielo sbattevo sul viso, mentre lei rimaneva comunque li a bocca aperta e con la lingua di fuori…
Era davvero una gran troia…
Poi improvvisamente mi accorsi che nel frattempo si stava toccando la figa.
A si è…bene…pensai… Si vede che la situazione inizia a piacergli.
Perfetto.
La presi e la feci alzare e le dissi di sedersi sopra il cofano dell’auto e di aprire le gambe.
Lei mi guardò e un po tremolante mi disse che le avevo promesso che mi sarei accontentato di un pompino.
Si, è vero…ma ho mentito le dissi.
E poi, lo vedo che sei eccitata anche tu.
Cosa credi, che non ti vedessi mentre ti stavi facendo un ditalino mentre avevi il mio uccello in gola?!
Svelta, sali sopra la macchina e apri le gambe!
Salì senza fare troppe storie…
Mi avvicinai e le aprii le gambe.
Aveva la figa già completamente bagnata…allora la guardai negli occhi e le risi in faccia, mentre con una mano le schiaffeggiavo la fica che schizzava umori ovunque.
Ad ogni colpo emetteva un leggero gemito di piacere…una cosa che mi faceva impazzire…
Allora presi il mio cazzo e glielo appoggiai sopra il clitoride.
Glielo massaggiai un po…muovendogliela tutta…
Poi le infilai dentro la cappella e mentre spingevo piano per farlo entrare, con la mano le massaggiavo il resto della figa.
Iniziava a gemere già più forte…
Allora con un colpo secco le entrai completamente dentro ed ebbe un tremolio di gambe.
Gliele presi per allargargliele meglio e cominciai a spingere il cazzo dentro e fuori dalla sua figa, che non faceva nessuna resistenza…anzi…ogni volta che lo tiravo fuori c’erano fiumi di suoi umori che schizzavano tutto il cofano sotto di lei…
Oooh…gemeva come una vacca…aaahh….
Anche se cercava comunque di fingere che non le piacesse.
Allora le chiesi se voleva che smettessi e la lasciassi tornare a casa.
Ma non rispose…he he…
Allora tirai fuori il mio cazzo da lei..
Era grondante di suoi umori…
La presi e le feci distendere con le gambe chiuse.
Ora…vediamo un po se davvero questa scopata non ti sta piacendo…che ne dici?
Non rispose…
Con la mano destra le massaggiai la passera, e dopo due secondi entrai con due dita…poi con tre e infine con quattro.
Dentro era un lago…
La guardai ridendo…e lei imbarazzatissima mi diceva che non gli piaceva affatto.
A si? le dissi guardandola ancora…
Ok…
Iniziai a muovere la mano ad una velocità molto elevata e immediatamente i suoi umori schizzavano dappertutto.
Si mordeva le labbra ma poco dopo non resistette più e si lasciò andare a gemiti e urla di puro piacere…
Aaaaaaaaahhhh!!! Siiii….oddio…ti prego…non fermati!!!
Continuai cosi ancora per qualche secondo, dopo di che mi fermai e tirai fuori la mano dalla sua fica ancora pulsante di piacere…
Le ficcai la mano in bocca per farmela pulire…cosa che fece anche con un certo gusto devo dire…
Poi le girai le gambe dall’altra parte e le ficcai il cazzo dentro quella che era ormai una passera completamente dilatata che pregava di essere fottuta ancora.
Glielo spinsi dentro e fuori a gran velocità…sentivo il mio cazzo che pulsava anche lui…
Godevo come un maiale…mentre lei continuava a lasciarsi andare a gemiti di godimento e anche a pregarmi di continuare a fotterla senza pietà…
Con una mano poi le tiravo il culo per sentirlo meglio mentre me la sbattevo violentemente…
oh si…
Non credo sarei potuto res****re ancora molto…
Le ficcai una mano in bocca e lei senza pensarci due volte continuava a leccarla e a ciuccarla come se volesse farmi un pompino…
era veramente una puttana…
In quella situazione…con una mano le allargavo il culo…con l’altra nella sua bocca…e col cazzo che ormai era al limite dentro quella figa ormai distrutta e grondante…
Sentivo che stavo per venire…
Ancora qualche stantuffata e…eccolo….tirai fuori il mio uccello da quel paradiso…
La presi per i capelli e la feci alzare.
Appoggiai il mio cazzo sul suo culo e iniziai a segarmi…
Ancora qualche secondo di segamento…e….eccolo….ooohh….oooooooohhhhh….siiiii….le vengo sul culo…schizzo sborra ovunque…oddio…oh si….
Che goduria…oh si…
Si ritrova con culo pieno di sperma che le cola lungo la gamba….
Ma mancava ancora una cosa…
Le presi la mano e gliela passai sopra il mio sperma sul suo culo.
La guardai e le ordinai di leccarla.
Lei ancora presa dalla situazione, si avvicinò alla bocca le dita piene di sborra e le ingoio senza farselo ripetere.
Se le ciucciò per bene mentre io la guardavo quasi rapito da quella visione.
Mi rivestii e le dissi che ora poteva tranquillamente andarsene, e che se avesse voluto mi avrebbe ritrovato sempre li.
Sapete…non credo che mi farà licenziare…
He he he…