COLLOQUIO DI LAVORO… ORALE

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Dopo un periodo da disoccupata, a fare diversi colloqui, attese, ecc… Un giorno rispondo ad un annuncio per un lavoro da segretaria. Perfetto! Proprio quello che cercavo. Rispondo, mi chiamano, mi confermano il colloquio e mi fissano la data. Stavolta volevo il lavoro, è da troppo che ero disoccupata, avrei fatto di tutto per averlo, in tutti i sensi! Mi metto un vestito sensuale ma elegante, classico. Vestito corto, collant, perizoma e tacchi. Classico ma provocante diciamo. Mi presento al colloquio e mi fanno attendere in saletta. Mi controllo il trucco nello specchio, mi sistemo al meglio e attendo. Finalmente dopo diversi minuti mi chiamano dentro. Entro e incontro il capo, che come mi vede ha un piccolo sussulto (proprio quello che volevo!). Mi fa accomodare, mi siedo e accavallo subito le gambe in modo seducente, notando che me le fissava. Iniziano le domande classiche da colloquio. Esperienze, ambizioni, impegno… e io cercavo di dare risposte serie ma con un pizzico di ambiguità!
“Come se la cava nel rispondere al telefono e parlare con i clienti?”. “Bene, sono molto brava a intrattenere le persone con la bocca, mettendole a loro agio… parlando”.
“Pensa di salire di livello in azienda? Le piacerebbe?”. “Beh, magari un giorno, ma non ho problemi a partire dal basso, neanche dal gradino più basso, ma inginocchiata proprio! Metterci tutto il tempo che serve”
“È disponibile agli straordinari?”. “Sono disponibile 24 ore su 24. Ogni cm del mio corpo è dedicato all’azienda”
“Verrà assunta come segretaria, ma se le chiederemmo di fare lavori diversi dalla sua mansione?”. “Sono aperta a tutto, faccio qualsiasi cosa, non dico mai di no a niente”.
Ad ogni mia risposta, lui sussultava un momento. Sapevo che avevo fatto colpo! Che aveva capito le mie intenzioni. Che avrei fatto di tutto per quel lavoro. Lui allora ha iniziato a titubare: “Beh, non so. Dice che è brava in molte cose, ma non posso sapere se è vero o meno. Non vorrei assumerla e poi non è vero che è così brava”. A quelle parole, incrocio immediatamente le gambe di nuovo, cercando di fare un accavallamento più sexy possibile: “Beh, mi metta alla prova adesso, faccio QUALSIASI cosa mi chiederà, ogni prova voglia farmi fare, io sono disponibile al 100%. Prova orale, manuale… sono veramente brava. Mi testi in ogni modo lei desideri” A quel punto, lui sussultò, sudava, era diventato paonazzo. Avevo capito che era fatta ormai. Così mi sono alzata, mi sono avvicinata “vuole che provo a battere un po’… col pc?” gli ho detto. A quelle parole gli è caduta una biro davanti a lui (sicuramente l’ha fatto apposta per vedere cosa avrei fatto. Ormai avevano capito tutti e due come sarebbe andato a finire il mio colloquio!). “Gliela prendo io”. Mi sono infilata sotto la sua scrivania, col mio culetto contro di lui in pratica, facendo finta di non trovarla, sculettandogli addosso tutto il tempo. “Eccola” ho detto. Mi sono rigirata sotto la scrivania, in pratica avevo la faccia all’altezza del suo cazzo. Lui in evidente imbarazzo ed eccitazione! “Posizione un po’ equivoca, non trova? Hihihi Sembrerebbe che lei stia facendo qualcosa con la segretaria hihihih” gli ho detto. “Beh, anche se fosse, saremmo tutti e due adulti, non vedo dove sarebbe il problema” ha ribattuto lui. A quelle parole, ho allungato una mano e ho iniziato ad accarezzargli una gamba, salendo sempre di più “beh, visto che non ci sono problemi, ha appena detto…”. Lui non ha più detto una parola. Così io ho iniziato a “guadagnarmi il lavoro” alla mia maniera! Gli ho accarezzato la gamba, la coscia, salendo sempre di più, ora gli accarezzavo il cazzo da sopra i pantaloni, leccandomi le labbra per la voglia! Gli ho slacciato i pantaloni, li ho abbassati insieme alle mutande e gliel’ho tirato fuori! Era già completamente duro, si vedeva che gli avevo fatto effetto, eccome! L’ho afferrato e ho iniziato a segarlo lentamente, mentre lo guardavo negli occhi e mi leccavo le labbra, gemendo come una troietta vogliosa! Mi sono avvicinata e gliel’ho baciato tutto, riempiendolo di segni rossi di rossetto. Ho iniziato a leccarglielo con gusto, lentamente, dalla base alla punta, le palle, la cappella. Poi ho iniziato a succhiarglielo lentamente, continuando a variare ritmo. Quando poi gliel’ho preso tutto in bocca, fino alle palle, lui ha commentato: “wow! Lei è veramente brava signorina, complimenti!” Quelle parole mi hanno eccitata come non mai, e ho iniziato a succhiarlo con foga, facendogli un pompino incredibile. Lui riusciva a stento a trattenere i gemiti. Dopo circa una ventina di minuti a succhiarglielo, lui stava per venire. L’ho capito da come si contorceva, da come ha iniziato a gemere. Così ho aumentato ancora di più il ritmo e quando ho sentito il delizioso liquido caldo inondarmi la bocca, ho serrato le labbra intorno alla sua bellissima cappella. Ha iniziato a schizzarmi in bocca almeno una decina di getti di sborra calda, squisita, deliziosa. Io con le labbra ben serrate intorno al suo cazzo, non volevo perdermene neanche una goccia! Quando aveva finito di riempirmi la bocca a dovere, mi sono staccata dal suo cazzo, serrando subito le labbra per non sprecarne neanche una goccia, ho alzato la testa e fissandolo ho aperto la bocca, mostrandogli tutta la sua sborra nella mia bocca. E con una mossa degna della più assetata troietta, ho ingoiato tutto con gusto, gemendo!
“Beh, dopo questa prova pratica, come non posso darle il lavoro? Complimenti è assunta!” Mi ha detto.
“Wow, veramente? Le garantisco che non se ne pentirà. Saprò come ringraziarla a dovere per questa sua possibilità” Gli ho risposto ammiccando.
Ed è così che ho avuto il lavoro!

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