……………………baciandomi mi dice che deve prendere un appuntamento con il ginecologo, da anni non usava nulla e il ciclo faceva molti capricci. Giochiamo lo stesso, ……………….
Il mattino, rientro a casa per cambiarmi gli abiti ed andare a lavorare, la colazione pronta sul tavolo, la mamma che esce dal bagno, “terzo grado” dove sono stato con chi, “anche se sapeva già tutto”, ieri sera a telefonato Giò, quanto di deve dare perché questa mattina ci vediamo” io “40 euro” — mi sembrano pochi… vanno bene.
La mattina scorre regolare, interventi, sostituzioni,consegne. Alle 11,00 chiamo l’ospedale per la una visita, me lo fissano per il Giovedì alle 19,00 l’infermiera molto gentile capendo che non era per me, mi fa domande varie, chiudendo la telefonata: chiede chi devo segnare …..e se era trascorso molto tempo dall’ultima visita, possibilmente la pulizia rettale.
Finita la telefonata, la chiamo Anna chiedo se ha sentito la segretaria dello studio che pulisce, mi dice “tra quindici giorni Lei, non va bene” , io dico che ho trovato posto il Giovedì alle 19,00. Mentre sono al telefono una chiamato sotto, finisco. Guardo che mi ha cercato, ed un messaggio: Franca “ho bisogno”.La richiamo, “Franca: quando ci possiamo vedere? Io… “sono in casa fino alle 14,30”…. Lei “mangio un toast ed arrivo alle 13,00/13,10”
Alle tredici arriva tutta affannata, sono passata in farmacia ho comprato questo, e pensavo di riuscire da sola, non riesco proprio….“che problema hai”,“E’questo cavolo di…esitò…di clistere…” ! Mi avvicinai e vidi che non riusciva a montare quel piccolo aggeggio che doveva risolvere il suo problema. Si stava spazientendo sempre di più. “Non ci capisco niente, sembrava comodo”, ” lo sistemo io…” Mi guardò “Ok, fai tu “—- “se vuoi te lo faccio io”—“Ok” —-“Appoggiati al tavolo” dissi con un filo di voce. Da sotto la gonna avevo già visto scorrere prima i collant poi le mutandine nere. Appoggiò le mani al tavolo e si sollevò la gonna dicendo: “sono pronta …” Feci uscire un po’ di liquido dal clistere con quello le umettai il buchetto. Stavo continuando in quell’operazione quando, senza voltarsi, “sbrigati, se puoi” …” Con due dita le allargai il sedere e con l’altra mano le infilai il clistere. In un attimo finì tutto. Guardandole il sedere,si vedeva ancora il segno della prima antitetanica mentre della seconda neanche l’ombra. Detti una pacca sul culo. Lei si sollevò abbassandosi la gonna. E corse in bagno a scaricarsi. Uscì da bagno viene in cucina sistemandosi collant e gonna,prese il caffè e ritorno al lavoro. Baciandomi al suo solito modo.
Riprendo a lavorare nel pomeriggio ch in attimo passa, arrivano le 18,00 senza che me accorga, prendo lo scooter e vado nel negozio di intimo, acquisto lascio la borsetta, salgo a cambiarmi e corro da Anna.
Anna, è già arrivata a casa portone aperto, busso alla porta mi viene ad aprire in pigiama molto carino, la vedo tranquilla, si appende al mio collo,”non mi era mai successo una cosa del genere, per far si che mi abbracci meglio la prendo sotto le natiche, non curante che sono doloranti non dice nulla mi bacia, sotto non ha nulla, porgo il sacchetto,” provali”,Lei ”Cosa”,lo apre mi prende per mano andiamo in camera, toglie il pigiama“vedo un corpo diverso, cosa hai fatto?”
Le indossa lo slippino nero, si guarda allo specchio indossa anche il sopra, dico sei un’altra Anna, prova il secondo, rimane ferma e mi guarda negli occhi “sussurra qualcosa che non riesco a capire”. Si rimette il pigiama ed andiamo in cucina, parliamo della giornata come è stata. E che Franca nel mezzogiorno ha avuto bisogno di me. Lei…..”mi ci devo abituare” ? spero si è no.
Mi dice che lei ha chiamato la segretaria dello studio medico, il primo posto era tra 15 giorni
e non …”potevamo andare”, mentre io il mio, è stato fissato Giovedì,la prima cosa che chiede “mi accompagni vero” —io “certamente”, dobbiamo portarci: esami del sangue , urine mammo/eco eventuali cure in corso, ed essendo la prima volta con il Dottor Renzo C….. essere pulita.
Suonano alla porta, è il ragazzo della pizza, avremmo dovuto mangiare ieri sera mi da il portafoglio e va in cucina. Prepara il tavolo, e mentre la cena chiacchieriamo, non sicura del discorso di prima, ritorna “scusami pulita” “si,dietro” il Dottore vuole farti la cartella clinica e ti dovrà anche mettere un dito……., lei “a… mettendosi a ridere buon per te vero”. Io “ogni tanto un premio” finiamo di cenare, tolgo i cartoni della pizza, mi abbraccia da dietro e mi stringe, “sento le sue tette che si puntano nella schiena facendomi provare dei brividi di freddo”, mi metto seduto sul divano si butta addosso, la coccolo domani ho tempo vado a tagliarmi i capelli, io dico di no, Lei solo un poco “Ok” con una mano cerco un capezzolo e ci gioco, si abbassa mi sbottona e cerca il mio gingillo che è saltato fuori lo lecca, ne combina di tutti i colori “sto impazzendo, sono anni che non ne vedo,devo ancora res****re dice” con l’altra mano gioco con le labbra della patata, è bagnata gli tolgo il pigiama mi spoglio andiamo sul letto, ci mettiamo a 69 e stiamo godendo. Ci riposiamo, guardo il lato B, Lei “ lo so, stai prendendo le misure………..” io “no….” Sto contando i buchi, “Bene, adesso vediamo di fare questa iniezione! dai “ alziamoci”, va in bagno a rinfrescarsi “accendi sotto il caffè e preparala”. Mi alzo, mi rivesto, lei mette solo il sopra, esce dal bagno asciugandosi, io apro l’armadietto e preparo, Anna mentre arriva in cucina il mio cellulare si illumina, mi avvisa ed io “leggi il messaggio ” tua mamma “chiama il 34901050xx” e apre il frigo tira fuori un piccolo cabaret con sei paste alla panna. Io mi siedo, lei si siede sulle mie gambe e senza mutandine, mangiamo le paste e beviamo il caffè, appoggia le tazze sul lavandino, io prendo la siringa e lei si appoggia al tavolo, e facciamo sta benedetta iniezione.” Nel mentre mi chiede chi è” io “non so, domani chiamo ormai è tardi”.
La bacio ancora una volta e le auguro una buona notte.