Questa è veramente successa a me.
Una sera d’estate del 2002, erano circa le 21:30 mentre con il T.I.R. arrivavo a Vercelli da Milano, all’incrocio ero obbligato a svoltare a sinistra, dopo circa 300 metri in uno spiazzo ben illuminato vidi una Jaguar parcheggiata con la portiera aperta, sopra c’era una prostituta che sembrava una fotomodella in minigonna e tacchi vertiginosi.
Mi fermai e gli chiesi subito quanto voleva, mi disse che sul camion non faceva niente e in camera erano 150 Euro, non potevo farmela scappare avevo una voglia matta di scopare, accettai, chiusi il camion e salii sulla sua Jaguar. Non abbiamo fatto molta strada, arrivati al suo appartamento gli chiesi subito dov’era il bagno, mi feci una doccia veloce e la raggiunsi in camera nudo, lei mi ha aspettato vestita, mi fece sedere sul letto e iniziò a spogliarsi. Ad ogni indumento che toglieva rimanevo allibito dalla sua bellezza, aveva una pelle olivastra, due seni generosi, una quarta, un sedere che era fatto per ammirare, rimase con le autoreggenti tacchi e string. Mi fece sdraiare sul letto di schiena e iniziò a massaggiarmi, dopo cinque minuti mi fece girare, il mio cazzo svettava tra le gambe, lei imperterrita fini il massaggio poi d’un sol colpo si infilò fino in gola i miei 20 cm, ero felice, si mise sopra di me per fare un bel 69, presi lo string dai lati per toglierlo e li….. SORPRESA???
La mai fotomodella era un trans, preso dall’eccitazione del pompino iniziai a leccargli l’asta fino alle palle, non era molto grosso quindi aprii la bocca e per la prima volta stavo facendo anch’io un pompino, dai gemiti che lei emetteva si capiva che le piaceva ma la fermai perchè il mio cazzo nella sua bocca vorace stava per scoppiarmi. La feci stendere supina, le nostre bocche si incontrarono, fù un bacio appassionante in cui ci scambiammo i nostri sapori a vicenda, iniziai a toccargli il seno poi con la bocca scesi ad assaggiargli i capezzoli, gli infilai in mezzo il mio cazzo e mi feci una bella spagnola. Lei si mise a pecorina, l’invito era chiaro, il suo stupendo sedere mi stava chiamando, mi ci tuffai a capofitto, gli sputai sopra e iniziai a leccarlo, la sua rosellina cedette così prima con la lingua delicatamente poi con le dita la penetrai mentre con una mano non smettevo di segarlo. Ad’un tratto si girò, il suo sguardo era carico d’eccitazione, mi prese il cazzo e ricominciò a pomparmi, prese un preservativo e me lo mise poi disse.
"Tu adesso con questo bel cazzo devi farmi godere."
Non me lo feci ripetere, gli puntai il cazzo sul culo e con un colpo secco la penetrai.
"AAAHHH così me lo spacchi."
Per niente intimorito dalle sue parole iniziai a scoparlo.
"Siii è proprio quello che voglio fare troia….."
"Te lo voglio spaccare in due questo culo."
"Voglio aprirtelo come si deve."
"Pensavo fossi una donna e invece sei un trans."
Con le mani le accarezzavano la schiena e i seni, ero eccitatissimo, lo presi per i capelli mentre sentivo i miei coglioni battere su i suoi lui mi disse.
"SSSììììì….. dai."
"Sono la tua troia."
"Non smettere mi piace."
Dopo queste parole ero pronto a venire così spostai una mia mano sul suo cazzo e gli dissi.
"Bene, se tu sei la mia troia dobbiamo godere assieme."
Mi bastarono pochi colpi ed iniziò a godere spruzzando il suo seme sul letto mentre io riempivo il serbatoio del preservativo, si accasciò sul letto ma io non ancora soddisfatto mi tolsi il preservativo la voltai e gli dissi.
"Cara la mia troia per finire in bellezza bevi il mio nettare."
Aprì la bocca e gli versai l’intero contenuto del mio preservativo, lei ingoiò tutto e mi disse.
"Mai assaggiato nettare più dolce."
La ringraziai schioccandogli un bacio sulle labbra, sarei voluto restare li tutta la sera con lei ma per entrambe il lavoro non ce lo permetteva, ci rivestimmo e lei mi riporto al camion, un ultimo bacio e le nostre vite non si incontrarono più.
Addio mia bella fotomodella in Jaguar.