Salgo in macchina e parto, mi sto dirigendo a casa di amici invitata a trascorrere un sabato sera forse un pò noioso ma il mio compagno ha insistito tanto che ho dovuto accettare.
Già il mio compagno è rimasto a casa perchè dopo due giorni di febbre non se la sentiva ma io ero un pò scocciata.
Siamo una copia molto unita e un pò esibizionista, ci piace fare eccitare chi ci guarda ma non andiamo mai oltre, se ci capita qualche avventura indivuduale di certo non la nascondiamo.
Immersa nei miei pensieri giugo a metà strada, mi fermo in un bar di paese dove di solito con la scusa di bere qualcosa metto in mostra le mie grazie e faccio eccitare quei quattro vecchietti che giocano a carte immaginando che dentro le loro mutande quella pelle di banana vuota che si ritrovano non si rizzerà mai.
Entro saluto il propietario e ordino un prosecco"Non c’è nessuno stassera?"
"No signora comincia a fare notte presto e un pò freschino si ritirano prima"
Mentre dice questo entra un bel ragazzino biondo poco più che maggiorenne e ordina una coca, a me i ragazzini non sono mai interessati, troppo inesperti e frettolosi, però quello mi attira, porta un paio di jeans aderenti e si vede un bel pacco.
"Ciao come ti chiami"
"Matteo"
"Quanti anni hai"
"Ho fatto da poco i diciotto"
"Come mai qui? non vai a divertirti con i tuoi amici o con la tua ragazza"
Arrossendo "Non ce l’ho la ragazza e poi dopo mi ritrovo a casa di un mio amico a mangiare una pizza visto che è a casa solo"
"Scommetto che guardate qualche dvd porno e poi magari…"
Abbassando sempre più lo sguardo"Ma cosa dice signora"
"Ma è normale anch’io alla tua età guardavo i filmini con le mie amiche"
Il propietario chiede scusa dice che si deve assentare un attimo per andare in cantina, ne approfitto, agguanto Matteo per la cinghia dei pantaloni e lo trascino nella saletta bigliardo, lo appoggio contro il muro, gli calo la cerniera e sento che il suo cazzoè già ben in tiro, prendo la sua mano e me la porto nella figa già umida, mi faccio penetrare con due dita e mi faccio un ditalino con la sua mano, la tolgo e gli dico "Assaggia che buon sapore ha una donna" e gli ficco la sua mano in bocca.
Il suo cazzo nella mia mano era diventato di sasso, mi abbasso gli calo le braghe e parto con un pompino, dapprima le palle poi risalgo lentamente con la punta della lingua sulla vena sino ad arrivare alla cappella,la lecco e poi giù fino in gola,non resiste tanto, senta che sta per venire, con una mano gli tappo la bocca e con l’altra gli infilo un dito in culo, scoppia nella mia bocca, la sua sborra mi riempie tutta la cavità orale, un pò mando giù, mi alzo e lo bacio in bocca e il resto della sborra lo mischio alla sua saliva così la beviamo tutti e due.
Lo lascio così con le gambe molli e rintronato
"Ciao Matteo grazie della compagnia, la coca te la pago io "
Esco salgo in macchina prendo il cellulare e telefono agli amici dicendogli di non aspettarmi causa febbre ero anch’io a letto.
Torno a casa e trovo il mio compagno intento a seguire una partita in televisione
"Come mai a casa? cosa ti è successo?"
Mentre gli racconto tutto lui si eccita sempre di più e quando ho finito mi prende in braccio, mi porta in camera da letto e dirò che è stata una delle più belle notti d’amore passate sin ora.
A ben pensarci se non c’era la febbre quella sera, non vivevo quell’avventura e forse non facevo neppure all’amore con il mio compagno
ripensamento
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