Mi scuso per la lunghezza del racconto ma, trattandosi di storia vera, oltre alla parte erotica cercherò di descrivere anche le sensazioni che ho provato con questa magnifica donna.
Angela rappresenta, a mio giudizio, lo stereotipo della bellezza femminile, la donna che ogni uomo vorrebbe incontrare e fare sua. Capelli lunghi biondi, pelle bianchissima, occhi azzurri, un fisico da modella. All’epoca abitava nel mio palazzo e avendo le nostre famiglie i figli piccoli, fu naturale fare amicizia. Trascorrevamo le serate insieme ed un anno anche le vacanze e fu allora che potei ammirarla in tutto il suo splendore, con quei due pezzi che, anche se casti, non riuscivano a contenere la sua prorompente femminilità. Allora la mia timidezza non mi permetteva di farmi avanti in nessun modo, mi limitavo a lanciarle dei fuggevoli sguardi sperando che lei non si accorgesse del mio desiderio. Non mi spiegavo e ancora oggi non mi spiego come avesse fatto a sposare un uomo di 10 anni più vecchio di lei che nel frattempo era precocemente invecchiato. A quei tempi avevamo io 30 anni e lei 27, ma il marito sembrava suo nonno. Poi le nostre strade si divisero, io cambiai casa avendone acquistata una di proprietà e i nostri rapporti, col tempo, si affievolirono fino ad interrompersi del tutto fino a che seppi, per vie traverse che lei aveva lasciato marito e figlie per trasferirsi a Bologna al seguito di una nuova fiamma. Di lei non seppi più niente fino a che….
Sono al Bar del Corso principale, è una bella mattinata invernale sorseggio il mio caffè e leggo il mio giornale, con la coda dell’occhio vedo avvicinarsi una bella donna che mi sembra di conoscere…e lei. Per poco non mi strozzo col caffè, mi alzo "Angela!!!" "Si"…ci riconosciamo, la invito a sedersi e le offro qualcosa iniziando a parlare. Mi racconta di se. Aveva lasciato marito e figlie per un colpo di testa rivelatosi infausto…la cosa non aveva funzionato, era ritornata in città non per il marito ma per le figlie ed ora lavorava in un centro di riabilitazione. Le faccio i complimenti, a 44 anni è splendida, non è cambiata per niente, mi chiede di me, di mia moglie, rinvanghiamo il passato e con una faccia tosta che oramai mi è venuta da tempo non esito a dirle quanto l’ho desiderata, quante volte l’ho guardata di sfuggita, a quante volte andavo a casa sua con la classica scusa del sale mancante solo per sbirciarla in tenuta casalinga, specie d’estate con le sue camiciole da casa attillatisisme. Mi risponde che se ne è sempre accorta, che è facile per una donna accorgersi del desiderio negli sguardi degli uomini e che comunque anche a me mi trova bene e in piena forma. Ci scambiamo i numeri di telefono ripromettendoci di sentirci ora che ci siamo ritrovati. Passa una settimana, quindici giorni, io non chiamo, lei nemmeno…non resisto, lo faccio io, pensando che voglio dirglielo che la desidero…al limite mi tocca un rifiuto…e chi se ne frega…Al telefono mi dice "Ti ho pensato molto sai? Vorrei incontrarti da sola in un posto più tranquillo ma la forte amicizia che mi ha legato a tua moglie me lo impedisce". La convinco, le parlo delle mie avventure passate e presenti e le dico che non deve farsi scrupoli, io la voglio e se anche lei mi vuole non c’è ragione per negarsi, non sarà la prima nè l’ultima volta che tradisco mia moglie. Appuntamento dopo una settimana, la porto nel solito agriturismo fuori mano. In camera non ho il coraggio di avvicinarmi, non sò il perchè, sembro un bambino che ha ricevuto il regalo tanto ambito ed ora non sà come funziona…Si avvicina, forse intuendo il mio imbarazzo…ci abbracciamo, ci baciamo…La sua bocca è dolce e salata, proprio come avevo immaginato, le tolgo la pelliccia, le sbottono la giacca…la camicetta scivola sulle spalle, rimane in gonna e reggiseno. Intanto lei mi spoglia, delicatamente….le slaccio il reggiseno e ne escono due bei meloncini che sfidano la forza di gravità, le slaccio la gonna. Sotto ha delle fantastiche coulotte di raso in coordinato con il reggiseno, completano l’opera un reggicalze dello stesso tessuto con calze di seta color carne. Difficile descrivere lo spettacolo che mi trovo davanti. E’ di una bellezza disarmante, sembra una bambola di porcellana. Con movenze feline si stende sul letto…una cas**ta di capelli biondi le incornicia il viso. Mi metto di fianco, inizio a baciarla, attingendo a piene mani da quel corpo che ho sempre desiderato. Le succhio i capezzoli, la bacio sulla bocca e dietro le orecchie, sul collo..senza fretta…gustandomi ogni momento. Lecco l’ombellico, le tolgo la coulotte e mi appare una figa bionda, dorata come non ne ho mai viste in vita mia. I peli, contrariamente alla norma sono lisci, sembrano stirati col phon. Mi ci tuffo e inizio a leccarla, con la lingua esploro tutti gli anfratti della sua fica, si bagna…eccome se si bagna…inizia a sospirare e anche nel godere noto che ha classe. Si muove assecondandomi, sussurra che le piace…A bassa voce mi dice "Prendimi ti prego….fammi godere….dimostrami che mi hai sempre desiderato" Non sarebbe ancora il momento ma l’accontento, mi posiziono tra le sue gambe, con la cappella strofino il clitoride gonfio…la penetro….che sensazione!!! è bagnatissima e la sua fica mi calza a pennello, inizio a muovermi, godendomi i suoi sospiri silenziosi, le sue gote che si vanno arrossando, i suoi capezzoli duri come noccioline. Alza le ginocchia per favorire la penetrazione, le sue braccia strattonano il lenzuolo…lo stringono….Sento che gode….in silenzio, ma gode, le contrazioni della sua fica sono inequivocabili. Mi inginocchio e sempre penetrandola le afferro i piedi, due piedini ben curati, profumati e con le unghie smaltate, glieli accarezzo e glieli massaggio sempre stantuffandola con lieve cadenza. Mi porto le gambe sulle spalle e mi godo la scopata carezzandole i seni…voglio farla godere come le piace…poi dopo toccherà a me….Un altro orgasmo le dà i brividi mentre ruota la testa a destra e a sinistra sotto gli spasimi del godimento. Apre gli occhi, mi fissa, il respiro è ancora accelerato "Mi piace….ma tu quando vieni?" "Ci vuole un pò di tempo, ti dispiace?" le rispondo.."Per niente…continua, mi piace un sacco come mi fai l’amore (…proprio cosi, COME MI FAI L’AMORE)". Riprendo a pomparla accelerando un pò, la sua fica è calda…è un forno…non credo di durare ancora per molto. La sottile linea che separa la voglia di godere di quello splendido corpo e la voglia di res****re si incrina….si spacca…rompe gli argini….Aumento il ritmo, la pompo quasi con violenza come piace a me. Attorno al mio cazzo si forma una schiumetta bianca..sintomo del suo godimeno, lei respira affannosamente, la posizione mi consente di affondare tutto in lei….la mia cappella urta il suo collo dell’utero….La inondo "Vengooooooo…!!!" un urlo liberatorio, quasi selvaggio fa liberare anche in lei la voglia di urlare al mondo intero il suo godimento "Vengo anch’io…di nuovo….è bellissimoooooooo, riempimi….!!!!" Ci accasciamo, soddisfatti…..Io almeno lo sono. E’ difficile che mi accontenti di una sola scopata, ma in quel momento mi sento bene, in pace, rilassato. Lei ha la testa sul cuscino, dal viso e dagli occhi socchiusi traspare la soddisfazione di una donna che ha appena goduto. Le carezzo il viso col dorso della mano, la bacio con tenerezza…restiamo abbracciati in silenzio, poi lei allunga la mano fino a toccamelo. Un tocco delicato che risveglia immediatamente i miei istinti ed esce fuori la parte un pò selvaggia che è in me.
Ora voglio godermela per bene, voglio farla gridare dal piacere. Le spingo la testa sul mio sesso, lei capisce subito ciò che voglio, si inginocchia tra le mie gambe, lo prende delicatamente tra le labbra ed inizia a succhiare….prima solo la cappella, poi man mano sempre più a fondo. Mi godo il pompino come un pascià, con le braccia incrociate dietro la testa. Dopo un pò me la giro a 69, lei sopra, la sua fica è rosea, prendo a leccare le piccole labbra infilando la lingua nello spacco, le torturo il piccolo clitoride mordicchiandolo leggermente…lei sempre pompandomi inizia ad accelerare il respiro, inizia a muoversi….sculetta cercando una improbabile penetrazione a fondo della mia lingua. La scosto, me la metto a pecorina e le dico "preparati che tra un pò volerai!!!"…"non chiedo altro…" mi risponde. Si posiziona in ginocchio con le gambe oscenamente aperte, la sua fica è dilatata dal piacere…la penetro profondamente…sembra di entrare nel burro fuso. Inizio a pomparmela e capisco che è la posizione che preferisce. Stavolta i gridolini salgono di intensità…è strettissima…il mio cazzo scorre benissimo, ad ogni colpo le urto il collo dell’utero. Le afferro i capelli biondi, ne faccio una specie di treccia con una mano e tiro, lei si alza sulle braccia, tiro i capelli e lei alza la testa…La pompo forte, lei grida oramai senza ritegno "dai….continua…che bello…sfondami…spaccami…ohhhh….DiooooHHHHHH me ne vengo ancora…è bellissimo quello che mi stai facendo", più la pompo e più si bagna, le lascio i capelli e lei si accascia stravolta dagli orgasmi, subisce passivamente la cavalcata, la afferro per i fianchi e le dò delle potenti stoccate fino a che anche io me ne vengo con un urlo liberarorio "Ti inondo….ti spacco…." e lei "Si, Si, Siiiiiiiiiiiiii….sborra tutto dentro di me….allagamiiiiii". Mi accascio soddisfatto su di lei, abbiamo il fiato grosso….aspetto che il mio cazzo esca dalla sua fica perdendo la sua consistenza. Una enorme chiazza dei miei e suoi umori sporca il lenzuolo. Ci stendiamo. Mi chiede "Ma sei sempre così tu?" "non sempre, solo con chi mi attizza" le rispondo, "vedo che ti ho attizzato parecchio….mi hai distrutta, non ho mai goduto così anche se ho un leggero bruciorino, forse non ci sono abituata". "vedrai che col tempo e se vorrai ti ci abituerai e comunque se ti brucia possiamo fare altro". "Non sei ancora sazio?", "Sazio??? farei l’amore con te per giorni interi" le dico titillandole il buchetto. "No, lì no, non l’ho mai fatto ed ho troppa paura del male fisico". "Ti fidi di me? Proviamo, se ti faccio troppo male smetto subito, il sesso è piacere e deve esserlo per entrambi. Non ti farei mai del male col rischio di perderti ora che ti ho ritrovato". Si rilassa e senza parole mi abbraccia, inizio a baciarla agli angoli della bocca, dietro le orecchie e nel frattempo le massaggio il buchetto con un dito intingendolo prima negli umori della sua fica. Ci rimettiamo a 69, questa volta io sopra…le lecco la fica continuando a massaggiarle il buchetto, inizio a spingere la punta del dito roteandolo, tirandolo fuori, ribagnandolo con i suoi umori e rimettendolo dentro. Questa operazione dura parecchio, anche se le dita dopo poco divennero due, poi tre…nel frattempo lecco anche attorno al forellino. Lei inizia a gemere mentre succhia, quando lo sfintere si è rilassato a sufficienza la stendo, mi inginocchio tra le sue gambe e le alzo le gambe sulle mie spalle. Ora era tutta aperta… le dico "Quando te lo appoggio spingi come se dovessi andare in bagno e…tranquilla che se mi accorgo che ti faccio male lo tiro subito fuori e non ci riprovo più". Le mie parole la tranquillizzano, appoggio la cappella allo sfintere e spigo piano, mentre lei spinge a sua volta. Entra solo la cappella e vido una smorfia di dolore sul suo viso…"Lo tolgo?".."No, continua, è solo un pò fastidioso ma sopportabile….piano però" Continuo…un millimetro alla volta, lo tiro indietro e la penetro ogni volta un pò di più. Non sò dire quanto tempo ci metto, ma alla fine sono tutto dentro di lei. Mi fermo per farla abituare e mentre con una mano le masturbo il clitoride con l’altra le carezzo le tette."Sai che non sento dolore? E mi sta anche iniziando a piacere…E’ diverso dalla fica, mi sento piena da scoppiare ma ora mi piace…fai sempre piano però" Così faccio, inizio a muovermi nel budello con molta lentezza e ogni volta che esco lo sfintere mi stringe l’uccello, sembrava quasi che me lo massaggia. Aumento il ritmo, di non molto ma l’aumento, ficcandole un dito in fica e masturbandola. Inizia a godere, prima con respiri affannosi, poi via via iniziando a collaborare di più venendomi incontro col culo, d’altro canto continuo a lubrificare il mio uccello con gli umori dalla fica spalmandomeli con le dita. Mi pianta le unghie nella schiena, si muove in modo scomposto mantre la pompo…Gode, questa volta più rumorosamente di prima "Spaccamiiiiii….sfondamiiiii…..rompimi il culo….che bello!!!!….non credevo si potesse godere così….cosa mi sono persa in tutti questi anni!!!". Continuo a scoparmela nel culo continuando a ficcarle le dita nella fica. Mi giro supino…"Ora tocca a te" le dico. Mi cavalca indirizzandoselo nella fica…sembra una amazzone, esce e se lo punta al culo…se lo infila e riprende il movimento. Alterna fica e culo. Si gira a pecorina…"Mettimelo così, voglio vedere se mi piace come in fica"…non me lo faccio ripetere e sempre con cautela lo reinfilo dietro…alterno il culo con la fica fino a portarla sull’orlo di un ennesimo orgasmo. Decido di accelerare e pompando come un forsennato me ne vengo nel budello stretto. Alla fine, stremati, ci baciamo…con delicatezza..lei ritorna ad essere la delicata bambola di fine porcellana che mi è sempre piaciuta. Mi dice che è stato bellissimo e che prima, riferendosi a ciò che si era persa in questi anni, non si riferiva solo al fatto di prenderlo dietro e che se ci avessimo pensato prima la sua vita avrebbe forse preso una piega diversa. La bacio, non come una amante occasionale…è un bacio vero, che viene dal cuore. Non sò se la nostra storia continuerà ma, senza retorica, posso solo dire che è stata la più bella scopata in assoluto della mia vita, una delle poche volte in cui ci ho messo il cuore e non solo il fisico.
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