La seconda è una frizzante ed esuberante creatura. Molto desiderata è considerata nel gruppo. Lei è Marion.
Marion è una delle prime ragazze del club. Quando ancora era solo un bar per incontri omosessuali e ritrovo di trav, Marion accendeva le serate. Aveva uno show fantastico ed eccitante.
Ma non sempre fu cosi. Fu Arieles a farmela conoscere. Lei francese, molto carina. La conoscemmo in Francia, dove ci aveva invitato per un appuntamento. Arieles aveva parlato del nostro business, del nostro ampliamento futuro ed a lei le piacque tanto da invitarci a passare 5 giorni nella sua città a sud di pochi chilometri da Parigi.
Passammo cinque giorni in pieno relax, sorseggiando vini francesi, mangiando formaggio… E no un cazzo!
Siamo arrivati e lei ci aspettava in un piccolo bar. Iniziamo a conoscerci, gli spiegavamo che noi avevamo un giro di clienti, il nostro "per adesso" bar, i nostri spettacoli e le nostre porcate…
Lei era molto carina e dolce, ma come trav era ancora una verginella, non aveva avuto nessun modo di provare con un uomo. Pensavamo fosse alle prime armi, che non aveva avuto esperienze.
Decidemmo che i giorni successivi l’avremmo messa sotto, avremmo provato a fare qualche porcata insieme. Ariales non era di gran aiuto.
Lei è passiva, sottomessa in piu una gran porca. Infatti faceva coppia con me che sono anche attiva, dominante ed autoritaria. Infatti Arieles ed io avevamo anche il nostro show in rete, nel quale mi piaceva sculacciarla.
Nonostante nessuna esperienza sessuale con degli uomini, Marion aveva un giro di clienti incredibile. Tutti partivano dai 60 in su, e il suo repertorio era accompagnarli in giro, la maggior parte delle volte si sedevano su un panchina, e si masturbavano a vicenda all’aperto. Poi la pagavano per l’eccitazione.
Al sentire questo Arieles si accese piu che mai e mi chiese di fargli vedere uno spettacolo dei nostri. Giusto per far capire come ci divertiamo moi trav. Cosi una sera io ed Arieles, lesbicammo. Arieles quando fa gli show ama mettere le maschere. All’inizio usava le maschere da schiava in pvc. Di solito di colore viola. Pero oggi preferi la nera, cosi poteva tenere i capelli biondi raccolti in una coda, e sa che la cosa mi fa impazzire.
Lei mette sempre un vestitino di rete, un reggiseno e la mutandine in pvc viola, con calze a rete.
Io mettevo il mio vestito nero in pelle con cerniera davanti, i miei stivali al ginocchio neri a punta, e i miei guanti in latex fino al gomito.
Incominciamo col baciarci, davanti a Marion, che arrosiva, poi iniziamo a passarci la lingua sul corpo. Mi apri il vestitino ed Ariales inizio a leccarmi la pancia e il petto. Iniziavo ad eccitarmi ed il pene si alzo al momento.
Ariales aveva appena iniziato a massaggiarmi i testicoli, io mi sentivo eccitatissima, ero su di giri e cominciai a limonare con Arieles come se non ci fosse domani… Iniziai a toccare il pene ad Ariales ed anche lei era su di giri… Chiusi gli occhi. Sentivo la sua bocca sul mio pene.
Sentivo come lo leccava, lo succhiava. Con lei farlo non era mai un abitudine, o qualcosa di regolare, che seguiva una logica. Con lei era pura passione, le regole morivano e il sesso era nell’aria insieme a noi.
Al riaprire gli occhi la magia si ruppe.
Marion se ne era andata. La incontrammo che stava chattando su internet nella stanza vicino. Niente, neanche uno show di due troie non funziono ad eccitarla.
Pazienza. A volte succede. Cosi, giusto per non rovinare il nostro soggiorno in francia, cercammo di divertirci tutte e tre insieme. Cosi l’ultima sera di permanenza Marion ci invito a cenare da un suo caro amico, chiamato jean.
Non era un ristorante chic, pero da fuori sembrava molto accogliente.
Ariales ed io ci vestimmo con una gonna generosamente corta e la camicia aperta, per me azzurra e lei preferi grigia in seta.
Tacchi di rigore, non mancano mai. Marion indossava un vestitino con la gonna al ginocchio, di taglio un po classico, con spalline e giro collo rotondo. Lei amava ed aveva una collezione di capelli. Per la serata aveva scelto una bombetta in tinta col vestito.
Al ristorante salutarono a Marion come si saluta un cliente abituale.
Il cameriere che ci apro la porta ci fece sedere su tavolo, un di quelli difronte alla vetrata che dava sulla strada. La gente che passava dalla strada ci guardava, i ragazzi ci osservavano.
Il ristorante non era pieno, a pesare fosse domenica, ma si rimpio velocemente. A noi un cameriere ci porto una bottiglia di champagne, cosi, senza ordinare. Marion ci disse che lo fanno spesso, e visto che è un vino che lei ama in special modo gli veniva aperta una bottiglia.
Iniziamo a cenare, mentre vedevamo come si riempiva in ristorante. Maggior parte erano uomini, in gruppetti o in coppia. Si sedevano e mangiavano, e un po tutti ci davano delle occhiate. Continuamo a mangiare, a parlare ed a ridere, e accorgerci arrivammo al dolce con 4 bottiglie di vino bevute. Ariales ama bere, ma non ha preferenze su i vini bianchi, io conto come un 5 floute, Marion la vedevo ingerire un altro bicchiere di vino tutto su un colpo e poi abbracciare ammicando Arieles, che nel frattempo approffitava per dargli delle palpatine qua e la.
Mi resi conto della situazione e gli dissi ad Arieles di prendere Marion e portarla a prendere aria, io nel frattempo avrei pagato e le avrei raggiunte.
Andai alla cassa, una signora mi guardo molto male, aveva capito che ero un uomo, io senza battere ciglio chiesi il conto. Lei senza nessuno accenno mi diede uno scontrino, di li passava un cameriere, lo stesso che ci porto la prima bottiglia di vino, fece un cenno ed aggiunse un "Marion".
La signora esplose in un "uhh" molto feminile e mi giro un secondo scontrino con la differenza niente di meno che di 400€ tolti. Guardai la signora che non finiva di dire pardon, pardon. Pagai. E mi girai per salire mentre confrontavo gli scontrini mentre vedevo che degli uomini avevano preso di mira le mie amiche e stavano parlando con loro. Infilai la mano in borsa e presi il mio frustino in cuoio. Si, lo usavo solo sul culetto di Ariales ogni tanto, ma se assestato bene poteva toglierci dai guai.
Solo che lo sguardo di Ariales s’incrocio con il mio. Uno dei ragazzi che era li mi saluto, e mi chiedeva che avremmo fatto quella sera.
Non capivo. Poi ci arrivai. Le bottiglie le mandavano loro. Il ristorantore e i camerieri d’accordo. O peggio abituati. E forse anche tutta la città, visto che iniziavano a farsi un bel gruppetto dei intorno.
Qui ci scappava lo stuppro se dicevamo di no. Se dicevamo di si forse peggio. Allora pensai. L’appartamento non era lontano, ma correre con i tacchi non valeva la pena. Allora chiesi chi aveva un auto. Uno da dietro apri la sua poco lontana.
Allora portaci a casa. Tu vieni con noi. E dissi altri 4. Chi portava il vino saliva gli altri andate a puttane. Senza troppi problemi salimo in auto e ci porto sotto casa. Da li altri 4 ragazzi a mani pieni ci aspettavamo con bottiglie di ottimo vino in mano. Gli feci aspettare fuori cosi giusto per scambiare due parole. E uno mi inizio a raccontare che quando Marion entra in quel ristorante lei porta a casa sempre qualcuno. E inizia a raccontarci cose che da quella dolce ragazzina, col visetto carino, il corpo leggero e tutta la sua innocenza faceva a questi uomini. Ed a noi no.
Mi spiego che il fattore s**tenante era il vino, che la scioglieva fino a farla diventare una porca. Neanche finita l’ultima parola Ariales stava ansimando dal piacere. Apri la porta e trovai Marion con tutto il cazzo in gola ed Ariales che muoveva come una matta tutto il corpo in eccitazione.
Chiusi la porta. E dissi: 100€!
Mi guardarono sbigottiti, ma alla fine accettarono.
100 per tre trav, di cui due esperienti e una in calore, non gli sarebbe mai piu successo. Racimolati i soldi gli feci entrare. A due gli feci abbassare i pantaloni e li misi difronte ad Ariales che inizio come sempre, leccando i membri ancora mosci. Gli altri due sarebbero stati vittime di Marion, ed io gli avrei guardati. Il quinto, beh il quinto era mio. Ma non era il mio tipo. Gli feci aprire una bottiglia, fatto sedere sulle mie ginocchia e lo incominciai ad accarezzare ed a coccolarlo. Poi ogni volta che apriva bocca gli infilavo la bottiglia in bocca. Fino quando la fini e cadde al suolo svenuto dall’alcol. 100 € spesi bene.
Gli altri non si fregarono nemmeno. Uno era nel culo di Arieles e l’altro godeva del gioco martellante della sua bocca. Gli altri due Marion gli aveva fatti sedere e come una troia gli stava cavalcando a vicenda. Un po sul cazzo di uno, e poi su quello d’altro… Godendo come una matta in calore. Poi in vino prese il sopra vento e Marion si distese a pancia in su mentre la penetravano con violenza. Uno a uno gli vedi venire fuori sulla sua faccia e sul suo bel vestito. Litri di sperma volavano quella notte. Ed erano tutti per Marion.
L’ultimo la trattava male. Marion era eccitatissima e sentivo il suo pene come colpiva la sua pancia. Mi iniziavo a scaldare. Ormai ero eccitata. Tolsi l’uomo dal culo di Marion, lo infilai nel culetto e inizia a scoparla. L’uomo lo lasciai ad Arieles che gli fece una sega.
Vedevo Marion che godeva finalmente, cosi presi in mano il suo cazzo ed inizia a segarla. Lei iniziava a contorcersi dal piacere. Emetteva dei suono dolci e sensuali, cosi alzai un po il ritmo e la sentivo sempre piu calda. Inizia a gridare dal piacere sempre piu forte, non riusciva più a tenere ferma le gambe, ormai ci siamo, pensai.
Di colpo strinse le gambe in modo che non potevo più muovermi. Allora la segavo con violenza. La vidi chiudere gli occhi e dare un forte grido. Il suo pene esplose in un getto potente che ci fini tutto adosso. Al vedere tanta sborra veni anch’io dentro al suo culo, e venne pure il tipo che si faceva fare la sega.
Eravamo tutte e due stanche e col fiatone. Marion mi guardava senza dire nulla. Io mi avvicinai e cominciai a baciarla sulle sue labbra rosa, e lei contraccambiò tirando fuori la lingua ed abbracciandomi.
Arieles si avvicino. E con il cazzo in mano ci schizzo a tutte due in faccia mentre limonavamo e poi si uni a noi, mentre i ragazzi lasciavano l’appartamento. Fu una delle notti più eccitanti che vivi nella mia vita. Marion ci sapeva fare e la volevo giu al club.
Cosi da quella notte nacque sparking Marion, una delle poche trav al mondo che con il buon vino riusciva a dare il meglio di se.
Quella notte era li come sempre con le sue decolte, i suoi vestiti classici e semplici, i suoi cappellini, ma soprattutto un bicchiere in mano, e un paio di bottiglie fresche gia in stanza.
Era l’attrazione dei 50/60 enni. Solo che qui a milano non si limitano alle seghe, oh no! Qui fanno festa con Marion, le danno da bere, glielo fanno succhiare e concludono scopandola per bene. Per me non c’è problema, per Marion nemmeno. Basta che paghino il conto e le bottiglie che beve.