Il mio trav club 4 sensuale Vicky

0 views
|

La ragazza che si faceva avanti era una mia vecchia sfida, era il giovane leone che veniva a spodestare la regina indiscussa del suo regno.
La sua forma slanciata e i seni prosperosi facevano la loro figura. Entrava nel palco ed era gia nei sogni di chi la conosceva o la voleva conoscere.
Lei aveva un facino delle linee dolci, un sguardo forte e deciso, come le donne del suo popolo, la serbia.
Aveva i capelli in un taglio sbarazzino, corti, neri tagliati all’altezza del collo. Un visetto alla mila jovovic, con occhi azzurri che sembravano cielo…

Il suo vestito era un doppio petto minimale.
Infatti aveva il colletto bianco su uno nero che si univano al resto del vestito molto aderente e scoperto sui fianchi. A chiudere una gonna del stesso motivo che finiva poco prima del pene. Uno spacco sulla gamba destra, giusto per accendere le fantasie dei clienti.
Il tutto impreziosito da uno stivaletto appena sotto al ginocchio molto primaverile, allacciato con fibbie in cuoio nero e il suo tacco 12…

Ricordo il giorno che arrivo al club. Arieles ed io eravamo sul nostro tavolo facendo un bilancio, vedendo come sistemare le spese, ma soprattutto sistemando le trav con gli appuntamenti, la fase più complicata era proprio in quel tempo accontentare tutti. Iniziavamo a capire chi fossero i clienti… Chi amava scopare le trav, chi curioso solo si faceva fare una pompa, chi voleva coccole e una sega…
Ariales era seduta davanti a me sul tavolo sommersa dalle pagine della contabilità, senza maschera, mostrandomi il suo nasone e il suo sguardo duro da uomo. Anch’io non scherzavo, ero struccata, indossavo una t shirt e poi mi ero slacciata il reggiseno, mettendo il seno finto sul tavolo.
Era anche il segno di non far passare in sala nessuno.

Fu cosi che la signorina Vicky decise di entrare in sala, mentre Julius e Marcus facevano a pugni con due slavi delle stesse dimensioni… Ariales alzo lo sguardo, guardo a quella stronza e tiro il foglio sul tavolo facendolo cadere, io automaticamente presi i miei seni e li misi su un cassetto e mi alzai.
Mi scusi, ma è un momento privato, se ha bisogno le faccio chiamare…
Neanche finire che la troia alzo la voce.
Io cerco daisy e arialas…
Ariales si butto dietro sulla sedia e incrocio le braccia, la sua faccia lo dice va tutto, era infastidita. Ariales non va bene infastidita. Un amante e un amica cara. Ma a quanto a carattere.. Beh, lo vedrete.

Sospiro forte e riprendo le modali.
Siamo noi. Si presenti per favore.
La tipa ci guarda, ci fissa a tutte e due.
Si, si siete voi! Amo il vostro show! Voglio lavorare per voi.
Arieles mi guarda, sospira e impreca. Io gli faccio segno di stare calma. La guardo. Si, era una trav. La guardai un po’, e poi le chiesi di togliersi lo spolverino nero.
Lei alzo la testa. Abri un poco la bocca, apri le gambe un poco ed inizio a slacciarsi la cintura ed a sbottonarsi il cappottino con calma. Indossava un burbury nero con ricami grigio chiaro. Gli stava benissimo, a pensare che noi trav non abbiamo ottimi fianchi, ma lei era molto magra, con delle gambe sottili ed affusolate.
Rimase in tacchi, gonnelina, e maglioncino grigio, che risaltava la sua forma magra. Gli feci cenno di girare su se stessa.
Era fantastica. Un bel culetto da uomo fisso, aveva delle movenze sciolte, sexy. Mani piccole. Fantastica. Una trav nata.
Giu i vestiti, fu l’ordine successivo.
Inizio a sfilarsi i vestiti e rimase in lingerie. Una lingerie abbastanza normale. Notammo che i suoi seni erano veri. Si slaccio il reggiseno e i due seni chirurgici erano li fermi, con due piccoli capezzoli a riempire una 3 misura abbondante.
La signorina non portava slip. Si era vestita con delle calze scire a un reggicalze. Il suo pene penzolava con i suoi testicoli.
Ariales si era alzata e si stava avvicinando a Vicky. Ariales amava controllare le trav a modo suo, io non ero contraria, anzi lo trovavo affascinante il suo modo di fare…
Vicky fece un passo indietro. No arialas! Tu schiava! Tu no domina!
Vidi Ariales accendersi e quasi a gridare quando lanciai un fermati a tempo.
Mi avvicinai. Persi per mano Ariales e con l’altra accarezzavo la sua guancia con un dito, finendo a toccare quelle labbra sottili marcate da un po di rossetto rosso scuro.
Da li mi avvicina al suo orecchio e gli sussurrai due cose: Ariales mi appartiene… Tu no!
E li presi la mano di Ariales le misi sulla tetta destra, esattamente sopra il capezzolo, e le lasciai li in mezzo.
Presi una sedia, lo spettacolo iniziava.

Ariales inizio a passargli le mani sui seni, accarezzandoli dolcemente con dei movimenti circolari mentre Vicky si tratteneva dal gemere, ma duro poco. Ariales le iniziava a toccare i capezzolini delicatamente scorgendo il cazzo di lei alzarsi piano piano. Ormai Vicky aveva un erezione. Un bel pene di 13 cm in erezione piena! Ariales inizio a respirargli in faccia, facendo lunghi respiri. Vicky iniziava a sudare. Era a 1000 ed Ariales, troia, lo sapeva. Ed allora gli strizzo i capezzoli! Lei grido come una matta.
Ariales la girò, e gli infilo due dita nel culo, che era gia umido per il sudore, ed inizio a muovere.
Vicky gridava! Prima dal dolore per la penetrazione improvvisa, poi per a goduria. Era cosi eccitata che si mise in ginocchio col culo alto. A vedere questo Ariales le tolse le dita, la prese per i capelli e con le stesse dita che erano state nel culo gliele filo in bocca, gliele fece leccare e poi gli infilo il cazzo in bocca. Ariales era una porca, ma amava il sesso passivo.
Iniziava ad essere sempre meno attiva, cosi che a vlte gli succedeva di eiaculare nel mezzo di una penetrazione. Quindi non si sapeva quanto sperma avesse in corpo. E neanche quando fu l’ultima volta. Io la guardavo aspettandomi di vederne a fiumi.
Ora la stava letteralmente scopando la bocca, Vicky a mala pena riusciva a dire &#034a&#034. Ormai Ariales la stava violentando. Poi si fermo di colpo.
Vicky aveva gli occhi spalancati e continuava a rifiutarsi di ingoiare lo sperma. Ariales teneva il suo pene nella sua bocca costringendola con le mani dietro la nuca. Sospirò.. È sfilò il pene dalla bocca.
Vicky vomito tutto lo sperma che aveva in bocca e cercava di riprendere aria respirando con forza.
Ariales mi guardo mentre usciva e mi disse: dagli una possibilità.
E cosi sia.

Di solito alle trav nuove le facciamo fare un test di prova. Un giro con i clienti per dire. Avevamo diviso i clienti in tre fasce generiche, categorizzando per le varie manie e piaceri.
La prima: i timidi. Hanno paura di chi hanno davanti. Pompino e basta. Penetrerebbero solo fighe. Forse.
La seconda: gli eteri. Pompini, seghe, e un po di sesso anale.
Loro non toccano i membri delle trav. Ma si limitano a scoparci come donne. Amanti del culo.
La terza: gli amanti. Loro amano il nostro cazzo. Lo succhiano, lo leccano, e poi se lo mettono perche gli piace. Dei veri amatori.

Cosi il giorno dopo, le dimmo due appuntamenti nel pomeriggio. Una coppia di amici timidi dell’università e un amante del genere che si fece scopare il culo con tanto di sborrata sulla pancia.
Il massimo arrivo la notte. In piena serata veniva come al solito un cliente napoletano, un imprenditore. Le trav lo chiamavano il melanzana. Un po’ per la sua forma partenopea, panza rotonda e un riportino con ciuffettonin fondo a ricordare l’ortaggio, e poi per il suo pene.
Il pene non era lungo, era malapena un 16 cm… A noi trav piace lungo che batte in fondo! Il suo era grosso! Molto grosso! Una melanzana! Ecco, appunto! Un magnifico pene che invece di seguire il suo sviluppo in lunghezza si è aperto strada in rotondità, una perfetta melanzana, con tanto di capella a punta.
Era solito farsi preparare un bel bagno nell’idromassaggio e poi chiamare la trav in pieno bagno e dargli due colpi assestati nel culo. Fino a eiaculare. Di solito se ne occupava personalmente Svetlana, ma decidemmo di dargli qualcosa di più femminile quella sera…

Ditegli a Svetlana di salire, che non si metta troppi fru-fru eccetera…
Ah signore. Svetlana non è disponibile, le manderò un nuovo arrivo, una ragazza dalla serbia. Si chiama Vicky, gli risposi.
Ah beh, sarà più feminile di quel blocco d’uomo con parruca, però Svetlana ha quel culo che mi fa morire, ahahaha, e si…
Gli sorrisi e gli indicai la stanza invitandolo a salire. Da li Marion aveva preparato il bagno. E tutto era pronto. Mancava solo Vicky.
Vicky era con Arieles che stavano della sala centrale. La sala era il centro video del club. C’erano tutte le telecamere delle stanze con le trav a vedere che non le maltrattassero, o passase qualche problema. Li fissi erano in tre: Marcus, Julius e Loreley. Ma di Loreley vi parlero in un altra storia.
Il melanzana si mise a mollo in acqua. Il suo pistolino a stento si vedeva sotto la pancia. Vicky cercava di capire a cosa andasse incontro.
Il melanzana si accese un sigaro.
Ariales invito a scendere a Vicky in stanza col cliente. Si era preparata per l’occasione. Un completo intimo ricamato senza slip nero a motivi floreali, con adosso un kimono nero con rose rosse. Il viso completamente bianco con delle labbra rosa.
Il melanzana era disteso comodo sulla vasca quando entrò Vicky.
Rimase sorpreso dalla bellezza della serba, quasi dà ingoiare il sigaro acceso. Poi, con molta disinvoltura inizio ad accarezzarsi il pene tanto da avere una mezza erezione, giusto per tenere il pene orizzontale, esattamente sotto la pancia.
Si alzo dalla vasca ed inizio parlare a voce alta con vicky.
Vieni amore siediti, vieni in vasca, dai togliti la lingerie…
Vicky si tolse il kimono in seta e rimase in calze e reggiseno.
Il melanzana si stava godendo quel spettacolo di trav.
Una perfetta signorina col pisello di fuori. Non vedeva l’ora di soddisfare la propria melanzana…
Ormai era nuda completamente, lascio le scarpe ed entro in vasca aiutata dal napoletano. Si sedete dandogli le spalle. Il napoletano sapeva da ve mettere le mani, e dopo un po di giochicchiare con i seni scese in fondo, evitando il pene e mettendonsi a godere con il suo culetto.
Vicky lo sentiva sospirare ed ansimare sulle sue spalle, e la cosa inizia ad eccitarla. Cosi dopo un po di accarezzargli il buco, infilò il dito medio, penetrandola e massaggiandola. Lei continuava a strusciarsi su di lui, fino a che si senti sollevare le gambe uscendo completamente dalla vasca.
E adesso ci divertiamo troietta!
La melanzana era pronta. Dura e ferma esattamente sotto il culo mentre lui prendeva la mira e cerca di infilarglielo.
Si senti appoggiare la cappella, che non ebbe nessun problema nel entrare, pero il grossore di quella mazza la spaventava.
Si sedette in vasca ed aspetto che il pene scivolasse nel culo, cosi poi scoparla bene bene. Lei sentiva quella cosa piano piano aprirsi spazio nel suo culo. Iniziava a fargli male. E si leggeva in faccia.
Su, su! Una volta dentro ti piacerà come a tutte…
L’acqua aiutava a farlo entrare ma quel pene era veramente grosso e sembra non finisse mai.
Al momento che era entrato più di metà, il melanzana inizio a pompare dolcemente, mentre lei sentiva il suo pene espandersi e diventare duro come pietra. Sembrava che la cosa lo stesse eccitando particolarmente.
Ah, si troietta, si muoviti anche tu… Ah, si bel culetto sodo, come piacciono a me… Ah, si…
Si stava scaldando, e lei iniziava ad abituarsi e la cosa gli piaceva.
Un po’ il dolore non si scostava, ma ne valeva la pena. Un cazzo cosi dove ne trovo ancora?
Lui si alzo e la costrinse a mettersi in ginocchio. Adesso sentiva chiaramente le palle c che battevano sulle sue gambe. Aveva preso ritmo, e la cosa piaceva a tutti e due. Sentiva il pene entrare ed uscire dal suo orifizio e inizio a scandire anche lei il ritmo.
Ah, si troietta… Mi fai venire…
Al suono di quelle parole, sentiva il cazzo ancora di più espandersi, lui aveva preso un ritmo più violento e continuo.
Troietta ti vengo nel culooo…
La prese per le braccia e le tiro indietro per stare più dritta.
Lei solo fece un gemito e si senti riempire il culo del suo sperma.
Ne aveva tanto. E nonostante tutto sentiva ancora il cazzo pulsare come un matto.
Ah, grazie troietta! Sei una bella puttanella. Sfilo il pene. La avvicino al suo viso e gli diede un bacio sulla guancia.

Cosi la nostra puttanella aveva iniziato le sue notti perverse sotto il cielo di milano. Lei è la troietta un po’ di tutti, imprenditori, architetti, avvocati…
Tutti quelli che vogliono passare un po’ di tempo in piena sensualita ed erotismo.
Lei è vicky, la sensuale Vicky.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.